Il prossimo governatore della Banca del Giappone si troverà di fronte ad un “lavoro infernale”. Ne è convinto Takeshi Fujimaki, ex banchiere attualmente politico giapponese, secondo cui ogni tentativo della BoJ di uscire dal suo programma di allentamento monetario potrebbe essere fattore scatenante di una crisi del debito sul modello greco.
“Questa è la calma prima della tempeste”, ha detto Fujimaki, una volta consigliere di George Soros, in un’intervista a Bloomberg.
Il mandato quinquennale del governatore della BoJ, Haruhiko Kuroda, si esaurirà in aprile. Secondo molti analisti il 73enne sarà confermato per un secondo mandato.
Il suo massiccio programma di allentamento ha indebolito lo yen, ha rafforzato le esportazioni oltre ad aver sostenuto un rialzo azionario. Ma l’inflazione è ancora al di sotto dell’obiettivo del 2% del governo, e i critici dicono che il bilancio gonfiato della BOJ siaormai arrivato a livelli considerati insostenibili.
A questo proposito, il governatore Haruhiko Kuroda ha ribadito lunedì che la Bank of Japan (BoJ) continuerà a insistere con il suo “potente allentamento monetario” in modo da alimentare gli sviluppi positivi sull’inflazione. “Andando avanti, con l’output gap che migliora costantemente, la posizione delle imprese verosimilmente si muoverà gradualmente verso l’aumento dei salari e dei prezzi”, ha spiegato Kuroda parlando a una conferenza presso l’Università di Zurigo.