Alla fine il presidente Macron ha deciso di rompere il lungo silenzio perpetrato dinanzi alle proteste e ai momenti di violenza registrati durante le manifestazioni dei gilet gialli.
In serata l’inquilino dell’Eliseo farà un discorso al paese dove annuncerà misure per porre rimedio alla crisi economica e sociale. Dopo essersi consultato in mattinata con una serie di funzionari nazionali e locali mentre cerca di gestire il movimento di protesta innescato dalla rabbia per la sua politica che finisce per agevolare i ricchi, il presidente ha deciso di venire ulteriormente incontro ai manifestanti, dopo aver annullato l’incremento delle accise sui carburanti.
Emmanuel Macron parlerà dal palazzo presidenziale dell’Eliseo alle 20, ha detto un funzionario dell’Eliseo. Il portavoce del governo Benjamin Griveaux parlando a LCI TV station si è detto “sicuro che Macron saprà come trovare la strada per parlare ai cuori dei francesi”, ma, ha aggiunto, non ha la “bacchetta magica” per risolvere tutti i problemi dei manifestanti.
Già la scorsa settimana c’era stata una prima apertura da parte del governo alle richieste dei gilet gialli, dopo che Macron ha ritirato l’aumento dell’imposta sul carburante – la questione che ha dato il via alle proteste a metà novembre – nel tentativo di placare i manifestanti, ma la mossa è stata vista troppo tardiva e al momento insufficiente per placare la proposta che nel corso dei giorni si è estesa ad altre richieste.
Per molti manifestanti, Macron stesso, ampiamente visto come arrogante, è diventato il problema. Da qui gli inviti a dimettersi cresciuti sabato scorso, nel quarto fine settimana di proteste. Per la cronaca, quasi 1.000 persone, 100 dei quali minorenni e la maggior parte incensurati, sono stati tenuti in custodia dopo le proteste di sabato perché portavano con sé armi, coltelli, o oggetti che potrebbero essere utilizzati per causare lesioni.
Dopo il quarto sabato di proteste nazionali, i funzionari hanno detto di aver capito la profondità della crisi. Il ministro dell’economia Bruno Le Maire ha detto che si tratta di una crisi sociale e democratica, nonché una “crisi della nazione” con “fratture territoriali”. In sintesi, una “catastrofe economica”.
E in Italia le scene delle proteste da Parigi e dintorni vengano usate in chiave politica dal vicepremier Matteo Salvini, ospite di Lucia Annunziata alla trasmissione di La7 Mezz’ora in più: “Qualcuno vuole in Italia scene come quelle di Parigi?”, si chiede Salvini riferendosi alle proteste dei gilet gialli e al braccio di ferro in corso con L’Ue sulla legge di bilancio 2019.
“Io voglio aiutare le imprese, le famiglie ma anche i nostri cinque milioni di poveri. Insomma, ci vuole buonsenso e moderazione, ma a Bruxelles non possono metterci due dita negli occhi”.