VIENNA (WSI) – L’Opec ha deciso di lasciare invariata la produzione di petrolio almeno per i prossimi sei mesi, a 30 milioni di barili al giorno. Lo ha anticipato il ministro petrolifero dell’Arabia Saudita, Ali al-Naimi.
I futures sul greggio Wti scendono -0,21% a 57,88 dollari al barile. I contratti analoghi sul Brent fanno -0,48% a 61,73 dollari al barile.
Oggi i capi delle delegazioni dei 12 maggiori produttori di petrolio del Golfo sono arrivati a Vienna per il 167esimo dell’Opec. Naimi ha precisato che il prossimo meeting si svolgerà il 4 dicembre.
È presente anche il ministro del Petrolio iraniano. Sei mesi dopo l’eliminazione di gran parte delle sanzioni economiche contro l’Iran, Teheran potrà tornare a fare affari commerciali e inondare i mercati di barili di petrolio.
Il business del gas di scisto potrebbe aprire una frattura interno dell’Opec. La nuova politica del blocco e dei sauditi in particolare è improntata a mantenere le proprie quote di mercato – contrastando il boom dello shale gas – piuttosto che tenere alti i prezzi.
I prezzi del greggio sono calati di circa il 50% dai massimi di 115 dollari al barili toccati l’estate scorsa. La decisione del blocco di mantenere invariata la produzione ha scatenato i ribassi. Un prezzo contenuto del greggo si traduce in forti perdite per i maggiori produttori di barili e per le compagnie petrolifere.
(DaC-Lna)