New York – Non solo i maxi-dirigenti, ma anche i giovani banchieri di Wall Street dovranno tirare la cinghia. A fronte di ricavi sempre più risicati, le maggiori banche d’investimento stanno considerando l’ipotesi di congelare gli stipendi dei loro talenti, che generalmente subiscono un aumento annuale compreso nella forchetta tra il 15 e il 20% annuo.
In attesa di una conferma ufficiale, che dovrebbe arrivare a fine mese, a pagare il conto salato della crisi sarebbero quasi sicuramente i banchieri junior di Credit Suisse. Secondo una fonte sentita dall’agenzia Bloomberg, la banca elvetica avrebbe deciso di ridimensionare gli incentivi annuali, lasciando così fermi ai livelli del 2011 gli stipendi dei propri impiegati.
Un atteggiamento più prudente arriva invece da Goldman Sachs e Jp Morgan. Prima di congelare gli stipendi, le due banche americane guardano le mosse dei concorrenti.
“Ridurre bonus e incentivi se i tuoi rivali non fanno lo stesso può essere una mossa pericolosa. Il rischio – spiega Joseph Sorrentino, direttore presso la società di consulenza Steven Hall&Partners – è che i tuoi dipendenti vadano a lavorare per la concorrenza. E se all’interno della tua squadra hai delle potenziali star di Wall Street per tenerle strette non puoi non mettere mano al portafoglio”.
A Wall Street i giovani manager rappresentano circa il 75% della forza lavoro delle banche di investimento. Nel primo anno di assunzione, lo stipendio dei neo-assunti si aggira intorno ai 200 mila dollari l’anno, in crescita nella forchetta tra i 240 mila e i 250 mila dollari nel secondo anno di attività.