Ennesima giravolta di Elon Musk su Twitter. Il numero uno di Tesla, nonché l’uomo più ricco al mondo, ha proposto di acquistare Twitter al prezzo di 54,20 dollari per azione, ossia il prezzo offerto in aprile, per un totale di 44 miliardi di dollari, evitando potenzialmente una delle cause più controverse nella storia recente. Il social media, da canto suo, ha confermato di aver ricevuto la proposta, esprimendo la volontà di voler concludere la transazione.
L’accordo, che stando a quanto riferito da una fonte a Cnbc, potrebbe chiudersi già venerdì, segnerebbe la fine di un contenzioso legale, pronto per approdare in tribunale. La mossa di Musk arriva, infatti a due settimane di distanza dall’inizio del processo che vede il magnate contrapposto alla società davanti al tribunale del Delaware.
Twitter, dal canto suo, non ha detto se è d’accordo sui passi successivi. La sua causa contro Musk per aver rinunciato all’accordo è ancora attivo. Il “Washington Post” riporta che il consiglio di amministrazione di Twitter sta valutando l’offerta di Musk, ma sta prendendo il tempo necessario per rispondere, a causa dei timori che possa essere uno stratagemma legale. L’analista di Wedbush Securities, Dan Ives, ha chiosato:
“E’ un chiaro segno che Musk riconosce che le sue possibilità di vincere contro il consiglio di amministrazione davanti a un tribunale del Delaware sono molto deboli e che la raccolta di 44 miliardi è inevitabile in un modo o nell’altro”.
La notizia ha dato lo sprint al titolo Twitter: ieri le quotazioni sono salite del 22% a 51,83 dollari, il guadagno maggiore dal 4 aprile scorso, quando Musk avanzò la prima offerta per l’acquisto della società.
La diatriba tra Twitter e Musk
Elon Musk e Twitter avevano siglato un’intesa a fine aprile, ma in luglio il patron di Tesla aveva fatto dietrofront accusando Twitter di non aver fornito dati veri su spam e bot (gli account falsi), quest’ultimi a suo avviso superiori al 5% indicato dalla piattaforma. La compagnia aveva reagito facendogli causa in un tribunale del Delaware per costringerlo a onorare l’impegno, sostenendo che la questione dei bot è un pretesto per uscire da un’operazione che Musk non reputa più vantaggiosa. Le due parti sarebbero dovute andare in tribunale il 17 ottobre. “L’acquisto di Twitter è un acceleratore per creare X, l’app di tutto” ha scritto in un tweet Elon Musk dopo aver rilanciato l’iniziale offerta, suggerendo che la piattaforma sarà funzionale alla creazione di una non meglio precisata app onnicomprensiva.
Twitter si avvia così verso una nuova stagione, senza le “censure” contestate da Musk e con la possibilità di un ritorno sul social media di Donald Trump, dopo che era stato bandito per aver istigato l’assalto al Congresso.