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Giudici (Osservatorio Minibond): un 2018 in crescita dimensionale e qualitativa

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Il 2018 ha segnato un nuovo record per il numero di emissioni di mini-bond in Italia. Da un lato cresce il numero di pmi che si avvicina a questo strumento. Dall’altro crescono gli intermediari e gli investitori che lo prendono in considerazione. E’ questa la fotografia complessiva di questo mercato emersa dal 5° Report Italiano sui Mini-Bond elaborato dall’Osservatorio Mini-Bond della School of Management del Politecnico di Milano. Uno studio ritenuto uno strumento utile a far conoscere meglio uno dei più importanti strumenti di finanza alternativa rispetto al credito bancario.

Secondo i dati presentati dal professore Giancarlo Giudici, direttore del progetto, i mini-bond hanno dato la possibilità a 260 pmi italiane di raccogliere finora oltre 4,6 miliardi di euro. Questo, senza tenere conto di tutte le emissioni (anche di piccola dimensione) collocate da grandi imprese non quotate. In realtà quest’ultime fanno comunque parte di quella economia reale che in Italia rappresenta l’ossatura del sistema industriale. Al momento non esistono in Italia altre leve di finanza alternativa che riescono a mobilitare volumi analoghi su un numero consistente di aziende di piccola-media dimensione.

Oltre a un aumento delle emissioni e delle imprese emittenti, i numeri mostrano anche che il controvalore collocato si è mediamente ridotto. Questo ha determinato una contrazione nei volumi complessivi. Ciò è avvenuto perché si è ridotta al minimo storico la dimensione media dei singoli collocamenti.

In ogni caso il mercato è cresciuto non solo in termini numero di emissioni, ma anche in termini qualitativi. Ora i mini-bond sono utilizzati in un’ampia gamma di operazioni. Accanto al rifinanziamento del debito o alla raccolta di capitale per investimenti implementati da aziende pienamente operative, troviamo ormai tipologie molto variegate di casi. Ad esempio sono utilizzati anche per il finanziamento di operazioni specifiche che vanno dalle startup ai buyout, fino al turnaround.

Tra gli altri trend interessanti emersi dal Report, la maggiore frequenza nella concessione di garanzie e l’incremento significativo del numero delle srl emittenti. Inoltre continua a scendere il numero di mini-bond quotati in Borsa e dotati di un rating ufficiale.