LONDRA (WSI) – Dopo lo spaventoso scivolone di inizio settimana, Glencore segna un bel rimbalzo il Borsa, cancellando il record negativo dei giorni scorsi. Anche se il titolo rimbalza, la situazione debitoria rimane complicata.
Detto questo, ora che si sono attenuati i timori sulla sostenibilità del debito a lungo termine e sul possibile nuovo tonfo dei prezzi delle commodities, il colosso minerario, attivo anche nel trading delle materie prime, rimbalza per la terza seduta di fila.
Ieri a Londra si sono incontrati i vertici societari e i maggiori 40 creditori di Glencore. Il management ha
rassicurato gli investitori sulla solidità del bilancio societario e sulla condizione della liquidità, che è rimasta stabile nonostante le forti perdite dell’ultimo mese.
Il titolo in apertura delle contrattazioni, quota sui 94 sterline. Se chiudesse la giornata in positivo sarebbe il terzo giorno di fila col segno “+”, a seguito del disastroso -30% segnato lunedì scorso, poco sopra le 68 sterline. Il 28 settembre, all’avvio degli scambi, prima che gli investitori si dessero alla fuga, il titolo valeva 96,2750 sterline.
Mentre il management del gigante minerario assicura che la Glencore International Plc non farà crac, non avendo alcun problema di solvibilità, alcuni analisti hanno preso le difese della società in difficoltà, come quelli di JP Morgan Chase, secondo cui il titolo è stato eccessivamente svalutato.
Gli analisti di Citigroup, da parte loro, hanno suggerito in una nota di seguire una soluzione alternativa. Il management, secondo loro, dovrebbe ricomprare tutte le azioni in circolazione sui mercati, facendo uscire così il gruppo dalla Borsa, dove ha perso l’84% dal suo arrivo nel 2011.
(Aca-DaC)
