New York – Per il suo charme e capacita’ comunicative si direbbe il Beppe Grillo del Texas. Quando Alex Jones, conduttore radiofonico, ha preso in mano il megafono, decine di persone intorno a lui hanno incominciato a urlare “Prendili Alex”, rivolto alle forze di sicurezza. O forse ai potenti della terra riuniti a porte chiuse in un remoto hotel degli Stati Uniti per decidere il destino del mondo e stabilire chi dovra’ vincere le prossime elezioni presidenziali Usa.
Durante la manifestazione di protesta contro l’elite del gruppo Bilderberg, riunita in ‘semi segretezza’ in Virginia, a Chantilly, la polizia aveva isolato i disturbatori in due zone separate a destra e sinistra dell’ingresso.
A un certo punto le forze di sicurezza hanno anche impedito ai manifestanti di trasferirsi liberamente da una parte all’altra. E’ a quel punto che Alex Jones e’ intervenuto.
Circondato dai suoi colleghi dell’emittente radio – che ha trasmesso l’evento in diretta streaming live dai propri telefonini – Jones ha parlato ai poliziotti, convincendoli a farlo passare.
Secondo quanto raccontato dal quotidiano inglese The Guardian, la concessione e’ stata interpretata come una vittoria importante – per la liberta’ di informazione e il bene della testimonianza attendibile dei fatti – dai manifestanti, che hanno iniziato a cantare, agitare le braccia e alzare i pugni al cielo.
Jones ha preso le redini della situazione in mano, usando la sua inconfondibile voce – amplificata dall’effetto di un megafono – per denunciare l’elite mondiale, “l’erosione dei diritti e delle liberta’ fondamentali, e l’istallazione di campi di rieducazione federale”.
Senza la trasmissione radio di Jones e il suo sito internet sarebbe stato difficile per i media stimare il numero di manifestanti scesi in strada per protestare contro il meeting ‘massonico’ di tre giorni del gruppo Bilderberg.
A dimostrazione della popolarita’ del suo show ‘on air’, non sono mancati gli slogan che prendono ispirazione da alcune delle frasi piu’ ad effetto pronunciate dal conduttore durante le sue dirette: “Qual e’ la risposta al 1984? Il 1776”, ossia l’anno della dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti.
Per l’Italia, quest’anno erano presenti all’incontro del Gruppo Bilderberg:
Bernabè, Franco – presidente e CEO di Telecom Italia
Conti, Fulvio – CEO e direttore generale di Enel
Elkann, John – presidente del gruppo Fiat
Gruber, Lilli – giornalista e conduttrice tv, La 7
Letta, Enrico – vice segretario del Partito Democratico (PD)
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