New York – Venti miliardi di euro: tanto costerebbe alla Germania la collettivizzazione del debito dell’area euro. Un prezzo giudicato eccessivo, che giustifca, almeno secondo il governo tedesco, il rifiuto da parte di Berlino di tale misura prima della prevista istaurazione di una politica fiscale e di budget comune.
I calcoli sono stati effettuati dal ministro delle Finanze tedesco, ripresi dal settimanale Der Spiegel domenica. Il primo anno tale meccanismo, che consiste nel mutualizzare il debito dei 17 paesi dell’eurozona, qualsiasi sia lo stato di salute delle loro finanze, costera’ 2,5 miliardi di euro di interessi in piu’ da versare per il Tesoro tedesco.
Il prezzo sara’ due volte superiore l’anno successivo per toccare alla fine di un periodo di dieci anni i 20-25 miliardi. E’ su questa base che il cancelliere tedesco Angela Merkel ha nuovamente formalmente respito la proposta di lanciare un sistema simile, anche se diversi analisti e professionisti dei mercati, come l’investitore miliardario George Soros, sono convinti che sia la soluzione giusta, forse l’unica, alla crisi del debito sovrano.
Malgrado l’opposizione a oltranza di Merkel e dei suoi colleghi di governo, l’esecutivo non ha messo una linea definitiva sopra a un struttura di questo tipo. Il ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, ha ribadito che i paesi dell’area euro potrebbero emettere delle obbligazioni uniche per tutta la regione, a condizione che si passi a una politica fiscale e di budget comune. Ma un tale processo di integrazione, secondo lui, richiederebbe del tempo.