Gli italiani che hanno scelto un mutuo a tasso fisso da inizio anno
Boom di richieste per i mutui a tasso fisso nel 2020. Nonostante lo stop legato al periodo del lockdown, la richiesta di mutui è rimasta complessivamente solida nei primi 9 mesi del 2020.
Secondo i dati emersi dall’osservatorio congiunto realizzato da Facile.it e Mutui.it, il calo rilevante dei tassi fissi ha portato il 97% di chi ha presentato domanda di finanziamento per l’acquisto di una casa tra gennaio e settembre a scegliere proprio un mutuo a tasso fisso; era l’87% lo scorso anno.
Un aiuto concreto per gli aspiranti mutuatari è arrivato dal mercato e dagli indici internazionali: a partire da maggio i tassi proposti dalle banche alla clientela finale, soprattutto quelli fissi, hanno ripreso a scendere, stabilizzandosi a settembre su livelli ancor più bassi rispetto a inizio anno.
Conti alla mano, sottoscrivere oggi un mutuo a tasso fisso da 126.000 euro con LTV al 70% e piano di restituzione di 25 anni costa circa 6.000 euro in meno rispetto a inizio 2020.
In aumento anche il peso percentuale delle surroghe: più di 1 richiesta su 3 (36%) presentata nel periodo analizzato è stata destinata alla surroga, valore in aumento rispetto allo scorso anno quando la percentuale era pari al 22%.
Da gennaio a settembre 2020, l’importo medio erogato dalle banche ai mutuatari è cresciuto del 5,8% in un anno arrivando a 136.630 euro. Una scelta probabilmente dovuta anche al fatto che nella prima parte dell’anno i prezzi delle case in Italia sono cresciuti del 3,4% rispetto ai 12 mesi precedenti secondo quanto rilevato dall’Istat,