Nel pieno della tempesta azionaria, causata dall‘emergenza coronavirus, il governo corre ai ripari per evitare che aziende di rilievo, ma anche considerate strategiche per la filiera che alimentano, possano finire in mani straniere a prezzi di saldo. E questo anche all’interno dell’Unione Europea.
Questo l’obiettivo del nuovo golden power, che arriverà con il decreto imprese e che dalle anticipazioni appare pronto ad estendere i confini a nuovi settori come l’alimentare, il finanziario e l’assicurativo. Ma non solo. Si parla anche di uno scudo per le imprese più piccole.
“Abbiamo il dovere di proteggere le nostre aziende dai possibili pericoli – ha detto il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli – Uno di questi è senz’altro la possibilità, in una fase di debolezza, di scalate ostili ai nostri gioielli industriali nazionali”.
Che cosa è il Golden power
Ricordiamo che il Golden Power, introdotto in Italia nel 2012, ha lo scopo di salvaguardare gli assetti proprietari delle società operanti in settori reputati strategici e di interesse nazionale. Tale strumento fornisce al governo ‘poteri speciali’ per dettare specifiche condizioni all’acquisto di partecipazioni, porre veti o imporre determinate delibere societari per alcuni settori delimitati: difesa, energia, trasporti e comunicazioni.
Allerta per possibili acquisizioni ostili
La questione è tornata alla ribalta nelle ultime settimane, dopo i forti deprezzamenti che hanno subito le quotazioni delle aziende quotate a piazza Affari.
Ciò ha fatto scattare l’allarme su possibili acquisizioni ostili da parte di imprese straniere.
Ecco allora che nel decreto imprese ora in arrivo, insieme alle misure per facilitare la liquidità delle attività produttive e al rinvio delle scadenze fiscali, il governo estenderà i propri poteri speciali anche ai settori sanitario e alimentare, che sono un asset strategico del made in Italy delicato soprattutto in questo momento in cui la filiera deve garantire l’approvvigionamento del Paese.
L’estensione arriverà soprattutto anche per il settore bancario e assicurativo, al centro proprio di rumors su possibili interessi stranieri che sono rimbalzati nelle cronache finanziarie.
Verso estensione alle pmi
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha spiegato, a questo proposito, che “il nostro vaccino contro il virus delle scalate ostili” avrà anche altre tre caratteristiche importanti: potrà essere esteso anche alle piccole e medie imprese, scatterà d’ufficio anche su operazioni non notificate e sarà applicato anche alle operazioni all’interno dell’Ue.
Con molta probabilità, poi, sarà accompagnato da norme che prevedranno soglie più basse per le comunicazioni alla Consob, soglie recentemente ridotte dall’autorità di Borsa che le ha portate all’1% (dal 3%) per le società grandi e al 3% (dal 5%) per le Pmi, ma solo per tre mesi.