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Goldman Sachs all’origine del crollo: “Stop a scommessa perdente”

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NEW YORK (WSI) – Ieri le preoccupazioni sullo stato di salute dell’economia mondiale hanno innescato un vero e proprio “flash crash” nei rendimenti dei Treasuries. I grafici fanno impressione.

Il rendimento del titolo decennale del Tesoro americano, barometro chiave della solidità dell’economia Usa, è sceso sotto il 2% per la prima volta dal momento in cui la banca centrale ha iniziato ad accennare alla rimozione del programma straordinario di stimolo monetario, nel maggio di un anno fa.

Nonostante la Federal Reserve non abbia cambiato idea sulle sue scelte di politica monetaria e malgrado sia rimasta invariata la situazione dell’economia Usa, i mercati ora si aspettano che la banca centrale Usa rimanderà la stretta monetaria.

Le aspettative degli investitori sulla crescita economica sono cambiate per via della paura di una deflazione in Eurozona, di un indebolirsi delle economie in Via di Sviluppo e del calo dei prezzi del petrolio.

Iain Stealey, fixed income portfolio manager di JP Morgan Asset Management, ha citato tre fattori principali all’origine della diffusione del panico nelle sale operative: il quantitative easing della Fed sta per scomparire, le attese sulla ripresa mondiale stanno peggiorando e l’inflazione continua a scendere ancora.

Gli investitori vogliono avere attività senza rischio in portafoglio. Ciò significa che in molti stanno correndo a comprare Treasuries Usa.

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Il titolo decennale rende ora meno del 2%. La violazione della soglia ha innescato una caccia ai Bond da parte di hedge fund e altri grandi investitori che avevano scommesso in un graduale miglioramento dell’economia e in un rialzo dei tassi.

I trader hanno citato anche una nota di Goldman Sachs, che ha raccomandato ai suoi clienti di abbandonare la scommessa perdente sul rialzo dei tassi dei Treasuries a tre anni, raccomandazione che la banca aveva fatto in giugno.

I rendimenti si muovono in rapporto inversamente proporzionale rispetto ai prezzi, pertanto a un calo dei tassi come quello visto ieri corrisponde un incremento della domanda per i bond.