Si addensano le nubi sull’economia americana, complice la presenza di “prospettive di bilancio sfavorevoli che potrebbero minacciare la sicurezza economica durante la prossima recessione”. Lo afferma il capo economista di Goldman Sachs, Jan Hatzius, secondo cui il deficit federale americano i aumenterà dagli attuali $ 825 miliardi (o 4,1% del prodotto interno lordo) a 1.250 miliardi di dollari entro il 2021 (5,5% del pil). Entro il 2028 è previsto un ulteriore incremento fino a a 2.050 miliardi di dollari.
“L’ampliamento del deficit e del debito metterà pressione al rialzo sui tassi di interesse, facendo aumentare ulteriormente il deficit” ha messo in evidenza Hatzius. “Anche se non riteniamo che gli Stati Uniti corrano rischi” nel far fronte ai propri obblighi, il “crescente livello di debito potrebbe comunque avere delle conseguenze anche prima che la sostenibilità del debito diventi un importante ostacolo”.
Ricordiamo che i legislatori hanno approvato un pacchetto di tagli fiscali aziendali e individuali a dicembre, un accordo di bilancio di due anni a febbraio e una massiccia proposta di spesa a marzo che ha incrementato le spese governative sia per i programmi nazionali che militari.
Alla luce dell’impennata della spesa e dell’alleggerimento fiscale, il Congressional Budget Office ha previsto che, nel caso in cui il Congresso dovesse estendere ulterirmente i tagli fiscali, il debito potrebbe raggiungere il livello del PIL entro un decennio, livello mai visto dalla Seconda Guerra Mondiale.