NEW YORK (WS) – Goldman Sachs fa un passo indietro sull’economia Usa e sui tempi della prima stretta della Fed. Dopo aver mesi previsto un rimbalzo del Pil statunitense, oltre il potenziale, l’ultima delusione arrivata dall’occupazione ha fatto cambiare idea gli esperti della banca americana sulla data ipotetica della prima stretta.
Secondo una nota odierna, infatti, la Fed resterà alla finestra ancora per molti mesi. Addirittura, le ultime stime, parlano di un rialzo nel 2017. “Le cattive notizie arrivate dalla produzione e dall’occupazione potranno modificare le decisioni della banca centrale americana in materia di politica monetaria. Dopo i dati sull’occupazione di venerdì, è molto probabile che la Fed mantenga i tassi a zero per tutto il prossimo anni, iniziando a valutare una stretta solo nel 2017”.
Va ricordato, a questo proposito, che, nell’ultima riunione dello scorso 17 settembre, la Federal Reserve ha seguito ancora una volta la strada della prudenza, rinunciando all’aumento dei tassi di interesse a breve termine – fermi dal 2008 alla forbice compresa tra 0 e 0,25% – in attesa di avere maggiori rassicurazioni sul quadro economico generale. (mt)