Gli analisti di Goldman Sachs hanno cambiato idea: Stati Uniti e Cina non raggiungeranno un accordo commerciale prima delle elezioni presidenziali americane del novembre del 2020.
Il cambio di prospettiva è suggellato da Jan Hatzius, capo economista della banca americana, che, in una nota ai clienti, ha spiegato: “le notizie giunte dall’annuncio di giovedì scorso del presidente Donald Trump indicano che Usa e Cina stanno scegliendo una linea dura e non ci aspettiamo più un accordo commerciale prima delle elezioni del 2020″.
In questo contesto, la decisione della Cina di interrompere gli acquisti di prodotti agricoli Made in Usa e quella di avere permesso alla valuta cinese di rompere la soglia psicologica di 7 yuan per dollaro è stata una “risposta significativa” ai dazi preannunciati da Trump.
“Alla luce di un aumento crescente dei rischi commerciali, di aspettative del mercato per tagli ulteriori dei tassi [da parte della Fed] e di un aumento dei rischi globali legati alla possibilità che non ci sia un accordo sulla Brexit, ora ci aspetiamo un terzo taglio dei tassi di 25 punti base a ottobre per un totale di 75 punti base“.
La settimana scorsa la banca centrale Usa ha ridotto i tassi di 25 punti base al 2-2,25%. Ora Goldman si aspetta un riduzione a settembre e un’altra ancora nel mese successivo mentre in precedenza si aspettava solo due tagli quest’anno.”Entro dicembre ci aspettiamo che i dati dell’inflazione viaggino intorno al 2% portando la Fed a smettere di tagliare i tassi”.