NEW YORK (WSI) – Mancano solo poche settimane al 2016 e, come consuetudine, gli uffici studi delle banche d’affari iniziano a delineare quelli che a loro avviso saranno i temi dominanti del nuovo anno.
Tra i primi a mettere a punto le previsioni per il prossimo anno spicca la banca americana Goldman Sachs che, in un report odierno, ha identificato i dieci temi che caratterizzeranno il nuovo anno dei mercati.
1 – Crescita stabile. Il Pil globale e’ previsto in rialzo del 3,6%, in linea con il +3,5% atteso per quest’anno.
2 – Prezzi Usa. L’inflazione statunitense resterà bassa ma non tanto come si aspetta il mercato. Questo per via del tasso di disoccupazione che si muove sotto un livello (5%), che spingera’ in alto i prezzi.
3- Divergenza nelle politiche monetarie. Mentre la Fed inaugurera’ un nuovo ciclo restrittivo di politica monetaria, la Bce e la Banca centrale giapponese sul fronte opposto continueranno a mantenere inalterata una politica di tipo espansivo. Ne consegue che sul fronte delle valute, la banca d’affari scommette sul proseguimento del rafforzamento del dollaro statunitense, che resta da comprare (buy) contro l’euro e lo yen.
4- Petrolio. Il prezzo del greggio continuerà a muoversi sottotono per effetto dell’alto livello delle riserve petrolifere Usa.
5- Materie prime. Continuera’ anche nel 2016 l’andamento ribassista delle commodity. Ed in particolare quello di alluminio, cemento, ferro.
6- Dopo aver toccato il picco nella fase pre-crisi, i risparmi globali continueranno la fase di contrazione.
7 – Sul fronte dei mercati, Goldman prevede che lo S & P 500 archivierà il prossimo anno a 2.100, il che implica solo un rendimento del 5% rispetto ai livelli attuali.
8- Rallentamento della crescita delle economie emergenti. Ed in particolare di quei mercati chevedono nelle esportazioni del greggio una parte consistente della loro ricchezza (vedi Russia e Messico).
9 – La bassa liquidità che ha caratterizzato il mercato obbligazionario nel 2015 diventera’ la norma.
10- Ripresa dei profitti delle imprese Usa dopo rallentamento del 2015