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Goldman Sachs: mercati snobbano il rischio Italia, possibile repricing a ridosso del voto

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I mercati snobbano il rischio Italia. È quanto mette in evidenza un rapporto di Goldman Sachs, secondo cui da metà dicembre prevale indifferenza di fronte ai rischi potenziali che un governo anti-europeo o sostenuto da una coalizione di centrodestra potrebbero comportare per la crescita e i prezzi degli asset italiani, per i quali c‘è lo spazio per un repricing nelle settimane immediatamente precedenti al voto del 4 marzo.

In particolare, la banca d’affari americana sottolinea come dal 13 dicembre in poi, lo spread Btp/Bund si sia stretto e la curva dei rendimenti si sia irripidita, seguendo una direzione opposta rispetto a quanto avvenuto dal 2014 in vista di altre elezioni in Paesi dell‘Unione europea, con esito incerto e potenzialmente dirompente per gli investitori.

“Nonostante l‘alto livello del debito pubblico e la probabilità non irrilevanti che un governo di centro-destra possa smontare alcune delle riforme che hanno migliorato le prospettive dei conti pubblici, il mercato dei credit default swap italiani non ha riflesso questo rischio e i cds sono scesi”, scrivono gli analisti della banca d‘affari Usa, ricordando però come le oscillazioni più marcate in vista degli appuntamenti elettorali del passato si siano verificate a 2-3 settimane dal voto.

Allo stesso tempo, gli analisti sottolineano come le possibilità di un governo anti-europeo siano comunque molto bassa, mentre un governo sostenuto da una coalizione di centrodestra “è abbastanza probabile ma non è ancora il nostro scenario di base”.

Se invece — conclude il report –– dopo il voto dovesse materializzarsi lo scenario centrale di un governo di coalizione, i prezzi potrebbero allora riportarsi verso i livelli attuali.