Gli economisti di Goldman Sachs prendono le distanze dai colleghi di Jp Morgan, che hanno messo in conto una crisi nei prossimi due anni, e guardano al futuro dell’economia con una buona dose di ottimismo.
L’ufficio studi della banca che fino a fine mese sarà guidata da Lloyd Blankfein hanno infatti calcolato solo il 36% di probabilità di recessione nell’arco dei prossimi tre anni.
“C’è un interesse crescente degli investitori sulle probabilità di recessione in Usa nei prossimi anni. Il nostro modello indica un quadro più benigno” ha spiegato in un report Jan Hatzius, capo economista di Goldman.
Dieci anni dopo il fallimento di Lehman Brothers, Hatzius ha comunque sottolineato che una recessione degli Stati Uniti rischia di pesare sulle economie sviluppate.
“L’esperienza suggerisce che le recessioni in Usa sono andate di pari passo con quelle altrove. Ma anche se il ciclo Usa è cruciale per le altre economie, noi restiamo ottimisti sulle prospettive” dell’economia Usa.
Prospettive brillanti sul futuro dell’economia a stelle e strisce sono messe in conto anche da Larry Kudlow, consigliere economico del presidente americano Donald Trump che, ieri, parlando all’Economic Club di New York, ha detto che il boom economico americano non è temporaneo ma “continuerà”.
La Casa Bianca continua a vantarsi del fatto che nel secondo trimestre del 2018 il Pil Usa sia cresciuto del 4,2%. La performance è la migliore dal terzo trimestre del 2014.