NEW YORK (WSI) – Un banchiere di Goldman Sachs è stato messo in aspettativa per aver promosso la corsa alla presidenza degli Stati Uniti d’America da parte di Donald Trump. Tutto ha avuto inizio con una campagna promozionale con al centro la vendita di un innocuo cappellino.
Il consulente finanziario avrebbe infatti tenuto nascosto un sito online da lui creato appositamente per la raccolta di fondi tramite la vendita di cappelli con stampata una delle scritte-slogan caratteristiche della campagna elettorale del miliardario: “Make Christianity Great Again“.
Il magnate del real estate, nato e cresciuto a New York dove ha costruito il suo impero nelle costruzioni immobiliari, è una figura polarizzante della destra americana, che si distingue per la facilità e maniera diretta di comunicare, per i toni populisti e per le idee anti-migranti che spesso sconfinano in xenofobia.
Trump ha vinto tre elezioni consecutive in tre Stati diversi ed è dato in testa nelle primarie del partito Repubblicano quando mancano poche ore al Super Tuesday elettorale, dove i sondaggi lo danno ampiamente favorito sugli sfidanti principali Ted Cruz e Marco Rubio.
Luke Torburn, il consulente punito dalla banca americana, pare che sia l’unico dipendente di Goldman Sachs a sostenere apertamente Donald Trump, avendo effettuato donazioni dirette alla campagna alle elezioni presidenziali statunitensi del tycoon nella seconda metà dell’anno scorso, almeno secondo quanto risulta al New York Times.
Successivamente il New York Times ha anche scoperto che Thorburn ha lanciato un sito Internet dove si vendevano cappelli che rendono omaggio alla campagna di Trump, riportando essi lo slogan del favorito alla nomination repubblicana: “Make America Great Again”.
Fonti: New York Times, Financial Times