SIENA (WSI) – Tassi di interesse: in area euro la giornata è stata caratterizzata da una forte contrazione dello spread che nel caso italiano si è attestato in prossimità dei 260pb, grazie ad un andamento di entità pressoché analoga benché divergente del tasso sul Btp decennale (in calo) e dell’analogo tedesco. Il tasso decennale italiano è così arrivato al minimo da novembre 2010, quello spagnolo ai minimi dallo scorso febbraio.
I listini azionari hanno eroso buona parte dei guadagni di metà giornata riuscendo a chiudere leggermente in positivo o poco al di sotto della parità come nel caso del Dax. L’attenzione si è focalizzata da un lato sull’esito delle aste a medio lungo termine spagnole e dall’altro sulla riunione della Bce. Nel primo caso la Spagna ha collocato titoli a medio lungo termine per un ammontare di 5,8Mld€, superando pertanto il target di 5Mld€ con tassi in calo. Sul fronte Bce, il tasso di riferimento è stato mantenuto fermo allo 0,75% con decisione che Draghi ha dichiarato essere stata unanime. Si tratta di una posizione diversa rispetto a quanto emerso dall’incontro di dicembre, quando invece vi era stata un’ampia discussione. Il presidente della Bce ha motivato l’unanimità facendo riferimento al miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari ed alla stabilizzazione di alcuni indicatori macro. Sono stati confermati i rischi al ribasso sulla crescita con la ripresa attesa a fine anno, a fronte dell’attesa di un’inflazione sotto al 2% nel 2013.
Nel frattempo Moody’s ha ieri tagliato il rating sul debito di Cipro di tre livelli portandolo a Caa3 con outlook negativo, a causa dell’atteso incremento del debito pubblico in conseguenza della necessità di ricapitalizzazione del sistema bancario a carico delle finanze pubbliche. Ieri inoltre la Banca d’Inghilterra ha lasciato inalterato il tasso di riferimento. Su fronte emissioni, oggi attese le aste italiane su Btp a 3 anni e due Cct per un ammontare fino a 5Mld€. Negli Usa è proseguito il rialzo dei listini azionari in scia al clima di ottimismo che sta prevalendo sui mercati in questa parte iniziale dell’anno. L’indice S&P 500 ha infatti chiuso sui livelli massimi da cinque anni grazie soprattutto al contributo dei settori finanziario ed energetico.
Di contro continua a rimanere molto bassa la volatilità come testimoniato dal calo ai minimi da giugno 2007 dell’indice VIX, sotto quota 14. Sul fronte Fed, ieri sono giunte le dichiarazioni di due nuovi membri votanti, George e Bullard. Entrambi hanno espresso i propri dubbi sulle ultime decisioni intraprese dalla Fed nell’ultima riunione. Secondo George, presidente dalla Fed di Kansas, il piano di stimolo intrapreso dalla Fed ed una politica di tassi prossima allo zero per un periodo troppo lungo pone rischi sia per la stabilità del sistema finanziario sia dal punto di vista inflattivo. Bullard, invece, ha sottolineato la difficoltà dell’Istituto a collegare gli 85Mld$ previsti dal QE a dei livelli numerici di disoccupazione ed inflazione. Il dibattito all’interno della Fed sulla rimozione delle misure di stimolo sembra quindi proseguire e molto probabilmente si intensificherà qualora il tasso di disoccupazione dovesse scendere quest’anno in prossimità del 7%. Per la giornata odierna atteso il dato sulla bilancia commerciale di novembre e la trimestrale di Wells Fargo.
Valute: moneta unica in apprezzamento verso dollaro, ai massimi da circa 10 giorni, dopo la riunione della BCE con il cross ritornato sopra 1,32. Il livello di supporto si colloca ad 1,32, mentre quello di resistenza ad 1,328. Yen in deprezzamento verso le principali valute mondiali favorito dal rialzo delle borse Usa e nipponica. Questa notte il Giappone ha annunciato un piano di stimoli per l’economia da 10.300 Mld yen (116Mld$) di cui 3.800 per la ricostruzione post-terremoto e la prevenzione dei disastri, 3.100 per gli investimenti privati ed altri 3.100 per la sicurezza sociale. Ulteriori 2.800 Mld saranno destinati allo schema pensionistico nazionale portando il totale del piano a 13.100 Mld. Il governo stima che il piano contribuirà ad un aumento del Pil del 2%.Il piano prevede anche l’acquisto su base regolare dei bond ESM utilizzando le riserve valutarie del paese allo scopo di contribuire al deprezzamento della valuta. Verso dollaro il cross si è portato ai minimi da giugno 2010 con la resistenza odierna collocata a 89,40; supporti a 88 e 87. Verso euro il cross è salito ai massimi dal maggio 2011 con l’area di resistenza collocata per i prossimi giorni presso 118,60-119. In Cina nuovo massimo da 19 anni per lo yuan cinese vs dollaro dopo che a dicembre l’inflazione cinese è salita oltre le attese attestandosi ai massimi da 7 mesi.
Materie prime: giornata positiva per la maggior parte delle materie prime grazie al deprezzamento del dollaro. Bene i metalli preziosi con l’oro tornato sui massimi da 1 settimana. Andamento volatile per il Brent salito oltre i 113$/barile a metà giornata grazie ai buoni dati macro cinesi, per poi correggere in serata e proseguire il calo durante la notte ritornando sotto i 112$/b. Positivi la maggior parte dei metalli non ferrosi al LME, misti gli agricoli.
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