Società

Google oscura Trump: la denuncia di Elon Musk

Elon Musk si schiera a favore di Donald Trump contro Google. Sul social network X, Musk denuncia presunte interferenze del colosso nella campagna in vista delle elezioni in programma negli Stati Uniti il 5 novembre.

“Wow, Google mette al bando le ricerche sul presidente Donald Trump! Interferenze elettorali?”, scrive Musk in un post, allegando il fermo immagine della ricerca per parola chiave ‘President Donald’ che produce su Google come primi risultati ‘president Donald Duck’ e ‘President Donald Reagan’.

Il ceo di Tesla e SpaceX avverte quindi che se il gigante della ricerca intende interferire con le elezioni presidenziali americane andrà incontro “a molti problemi”.

Google oscura Trump

Nelle ultime ore inoltre, gli utenti di Google che cercavano notizie sul tentato assassinio dell’ex presidente Trump non hanno visto prodotto alcun risultato.

La funzione di completamento automatico del sito web ha omesso i risultati della sparatoria del 13 luglio, attirando le critiche degli utenti dei social media che hanno accusato il gigante delle Big Tech di voler influenzare le elezioni presidenziali. Le schermate di Google mostravano invece i risultati di ricerca consigliati per il fallito assassinio di Ronald Reagan e l’assassinio dell’arciduca Ferdinando, la cui morte scatenò la Prima guerra mondiale, l’uccisione di Bob Marley e il fallito attentato all’ex presidente Ford.

Musk appoggia Trump?

Inizia così un duello all’ultimo sangue. Nelle ultime ore lo staff che guida la campagna elettorale di Kamala Harris ha accusato Musk di diffondere “bugie”, in particolare dopo che il CEO di Tesla ha ritwittato un video manipolato della vicepresidente Harris. Nel video, una voce falsa della vicepresidente afferma di essere stata selezionata “perché sono il massimo della diversità” e che chiunque la critichi è “sessista e razzista”. Questo video, etichettato come parodia, è stato visto 128 milioni di volte sull’account di Musk. La senatrice democratica Amy Klobuchar ha criticato Musk per aver violato le linee guida della piattaforma, che vietano la ripubblicazione di video manipolati dannosi, con alcune eccezioni per la satira.

Un portavoce della campagna di Harris ha affermato che gli americani desiderano la vera libertà, opportunità e sicurezza offerti dalla vicepresidente Harris, non le bugie di Musk e Trump.

C’è da dire però che Musk ha anche smentito  le notizie secondo cui starebbe donando 45 milioni di dollari al mese a un super PAC che sostiene l’ex presidente Trump ogni mese.  “Quello che è stato riportato dai media è semplicemente falso”, ha dichiarato Musk in un’intervista con il commentatore Jordan Peterson. “Non donerò 45 milioni di dollari al mese a Trump”.