NEW YORK (WSI) – Google prova ad affondare GlassUp, start-up italiana che ha appena lanciato una campagna per raccogliere fondi per produrre i suoi occhiali cibernetici in alternativa ai Google Glass.
I primi segnali di nervosismo da parte del gigante di Montain view nei confronti del progetto italiano si erano già intravisti lo scorso marzo, quando l’ufficio legale del colosso Internet aveva chiesto a Glass up di cambiare sia il nome della società sia quello dei nuovi occhiali, sostenendo che i consumatori potrebbero in futuro confondere i due prodotti.
Va ricordato a questo proposito che, nel 2012, la società californiana ha depositato il marchio Glass per la futura produzione di “hardware indossabili”.
GlassUp tuttavia non sembra preoccupata dalla controversia con il gigante Internet. “Sappiamo tutti che la realtà aumentata sarà il futuro” hanno fatto sapere. “Non è possibile pensare di entrare in possesso di parole come “glass” (occhiali). Un altro esempio: abbiamo letto la notizia che Google sta sviluppando una scarpa tecnologica. E’ plausibile pensare che da ora in poi non sia più possibile utilizzare il termine “scarpa” per le calzature tech del futuro?”.
Che invece dietro la scusa del marchio, Google non abbia invece paura di un concorrente che rischia di dargli filo da torcere? Questa sembra l’ipotesi avanzata da alcuni blogger americani, che sottolineano due aspetti.
Gli occhiali cibernetici “made in Italy” avrebbero dalla loro parte due elementi: primo, il prezzo più competitivo (399 dollari contro i 1.500 dollari di Google Glass). Secondo, un design più attraente e discreto.