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Governo: Giuseppe Conte accetta l’incarico con riserva. Cosa succede adesso

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Via libera all’intesa per formare il nuovo governo giallo-rosso. Ieri il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il leader politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio hanno comunicato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di aver trovato la quadra per dar vita ad un Conte bis, senza che però sia sciolto il nodo dei vicepremier.

C’è un accordo politico con il Pd affinché Giuseppe Conte possa diventare di nuovo presidente del Consiglio. In questi anni il nostro obiettivo è sempre stato cambiare guardando a un progetto per l’Italia di grande respiro che mettesse al centro la persona ed i beni essenziali», registra il capo politico pentastellato.«Un nuovo umanesimo di cui Giuseppe Conte è stato grande interprete. Uomo di grande coraggio che ha dimostrato di servire il Paese con spirito disinteressato e di abnegazione. Adesso il lavoro si concentra sui contenuti nel rispetto di tutti i passaggi istituzionali. Come capo politico chiederò che il percorso di formazione del nuovo governo parta dalla redazione di un programma omogeneo. Solo dopo si potrà decidere chi sarà chiamato a realizzare le politiche concordate e su questo chiediamo che si rispettino le prerogative del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio.

Così Di Maio al termine delle consultazioni con Mattarella. L’ex premier Giuseppe Conte viene convocato per stamani alle 9:30 al Quirinale. Per quanto riguarda i ministri, ieri in serata Beppe Grillo ha sottolineato che questi “vanno individuati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente fuori dalla politica”. Per il Ministero dell’economia in particolare si fa avanti il nome dell’ex dg di Bankitalia di Salvatore Rossi, mentre al Viminale potrebbe andare il capo della Polizia Franco Gabrielli.

Conte accetta: cosa succede adesso

Stamani il presidente Mattarella ha ricevuto Giuseppe Conte, conferendogli il mandato per formare il nuovo governo. Conte ha accettato con riserva annunciando l’avvio delle consultazioni con i gruppi per stilare un programma e una lista di ministri.

Oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari. Siamo agli albori di una nuova legislatura europea e dobbiamo recuperare il tempo perduto per consentire all’Italia il ruolo da protagonista che merita. Il Paese ha l’esigenza di procedere speditamente. È tempo di una «stagione riformatrice, di rilancio, di speranze, che offra al paese certezze.