ROMA (WSI) – Con l’arrivo del nuovo governo a guida Lega Nord e Movimento Cinque Stelle il fisco italiano cambierà faccia ancora una volta.
Sicuramente la parte da leone la farà la nuova Flat tax, la tassa piatta che prevede un’unica aliquota indipendente dal livello di reddito personale dei contribuenti. Come funzionerà la tassa non si sa con certezza visto che nel contratto di governo si legge solamente che la riforma fiscale sarà caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell’imposta, in armonia con i principi costituzionali.
“In particolare, il nuovo regime fiscale si caratterizza come segue: due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite IVA, imprese e famiglie; per le famiglie è prevista una deduzione fissa di 3.000,00 euro sulla base del reddito familiare”
La flat tax dovrebbe presente il posto dell’attuale sistema di detrazioni e deduzioni e verrebbero introdotte due nuove tipologie di deduzioni in maniera tale da assicurare una certa progressività all’intero nuovo sistema di prelievo. Come scrive La Stampa:
“La prima deduzione è di tipo personale ed è pari a 3 mila euro per ogni componente del nucleo famigliare sino a un reddito complessivo di 35 mila euro l’anno, mentre la seconda vale per i soli carichi di famiglia a cui avrebbero diritto i contribuenti con famigliari a carico che dichiarano un reddito compreso fra 35 mila e 50 mila euro. Sopra i 50mila euro non vi sarebbe invece alcuna deduzione”.
La domanda che ci si pone è che fine faranno tutte quelle detrazioni e deduzioni fiscali collegate all’Irpef. Dal bonus per lavori di ristrutturazione a quello per interventi di risparmio energetico, dagli sconti per chi sostiene spese mediche a quelle universitarie, se verranno cancellati per far posto all’aliquota unica della flat tax lo Stato potrebbe risparmiare.
Ma la Lega, prima della firma del contratto di governo, aveva chiarito che i contribuenti potevano continuare comunque ad optare per il vecchio sistema al posto della nuova flat tax.
“I contribuenti che dovessero pagare meno con il sistema vigente (per via delle deduzioni e delle detrazioni attuali) potranno scegliere di continuare ad utilizzarlo”.
Non resta che attendere per capire come si muoverà il nuovo governo e che fine faranno i vecchi bonus.