Dopo aver accettato “con riserva” l’incarico che gli ha conferito il presidente della Repubblica Mattarella di formare il nuovo governo, Mario Draghi avvierà questo pomeriggio alla Camera le consultazioni con i rappresentanti dei partiti per capire quali possibilità ci siano di formare una maggioranza. Le consultazioni potrebbero durare un paio di giorni.
Al temine degli incontri Draghi riferirà al Quirinale l’esito dei colloqui e si capirà quale sarà la nuova maggioranza che appoggerà il governo istituzionale voluto dal Quirinale. In caso di esito negativo l’unica alternativa è quella di indire nuove elezioni.
Governo Draghi, i sostenitori
La situazione appare molto fluida. Ma al momento, tra i sostenitori di un Governo Draghi ci sarebbero Italia Viva, PD, Forza Italia, +Europa.
“Abbiamo fatto davvero di tutto per ricostruire una maggioranza, in un momento difficile. Il presidente Mattarella, che ringraziamo, con la sua iniziativa ha posto rimedio al disastro provocato dalla irresponsabile scelta della crisi di Governo. Da domani saremo pronti al confronto per garantire l’affermazione del bene comune del Paese” ha spiegato il segretario del PD, Nicola Zingaretti, che sta tentando di mantenere l’unità dell’ex maggioranza giallorossa intorno a Draghi.
Gli indecisi
Tra gli indecisi, Leu. La parte più a sinistra dell’ex maggioranza giallorossa non è mai stata vicina alle posizioni di Draghi e non ne fa mistero. “Mi pare molto difficile sostenere un governo di questo tipo” ha dichiarato Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e parlamentare di Leu. Ma al momento non è un no granitico. Il partito si è anzi riservato di ascoltare le proposte di Draghi prima di decidere la propria linea.
Sulla stessa linea la Lega. “Si apre una nuova fase. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di Draghi. Vogliamo parlare di taglio di tasse e apertura dei cantieri con la prospettiva del voto. Voterà mezza Europa e lo faranno tante città italiane per cui la democrazia non può essere sospesa in questi mesi. Ma non sprechiamo questi mesi” ha spiegato Matteo Salvini.
Dalle prime dichiarazioni sembra un no deciso al governo Draghi, quello arrivato da Fratelli d’Italia.
“Sarò chiara. Non c’è alcuna possibilità di una partecipazione o anche di un sostegno da parte di FdI al governo Draghi. Gli italiani hanno il diritto di votare. Continuiamo a lavorare per tenere il centrodestra unito e portare gli italiani alle elezioni. Fatevene una ragioni” ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Anche in questo caso tuttavia occorrerà aspettare quali decisioni verranno prese dopo il confronto all’interno del centrodestra.
Diviso il M5Stelle
Al momento la posizione ufficiale è un no a Draghi. Ma il partito è più che mai diviso ed è dunque ancora presto per dire se tutti i parlamentari seguiranno la linea anti-Draghi. Sicuramente lo farà l’ala capeggiata da Alessandro Di Battista.
Di Maio ha spiegato che non ha nulla contro Draghi ma deve dare vita a un governo politico.
“Le regole della democrazia sono molto chiare. Io credo che il punto non sia attaccare o meno Draghi, è un economista di fama internazionale che ha legittimamente e correttamente risposto a un appello del capo dello Stato. Il punto è un altro: la strada da intraprendere quella di un governo politico”.