“Se la Lega e il M5s attuassero tutte le loro politiche contemporaneamente, stimiamo che ciò costerebbe all’Italia tra il 6% e il 9% del Pil”: è quanto scrivono gli analisti di Rabobank, che aggiungono che, stanti queste cifre “il resto dell’Ue non accetterà, il che alimenterà solo un maggiore malcontento nei confronti della stessa Ue. Nel peggiore dei casi, questo scenario potrebbe portare l’Italia fuori dall’Europa”.
Un caso estremo, secondo la banca olandese: “Non pensiamo che questo scenario sia probabile. Persino il leader della Lega, Matteo Salvini, ha negato ieri che vuole che l’Italia lasci l’Ue. Nondimeno, i mercati sono chiaramente nervosi. Il contagio è rimasto relativamente contenuto, ma ieri è stato evidente qualche traboccamento in altri mercati periferici”.
Gli investitori, tuttavia, sono consapevoli che alla prossima tornata elettorale i consensi dei partiti anti-sistema sono destinati a crescere, almeno stando agli ultimi sondaggi: “I mercati temono comprensibilmente queste elezioni perché la Lega (che è più euroscettica di M5S) sta guadagnando popolarità. Gli ultimi sondaggi del termometro politico indicano che se si tenesse oggi un’elezione, la Lega otterrebbe il 27,5% dei voti, mentre la percentuale dei voti di M5S scenderebbe al 29,5%. Quindi entrambe le parti potrebbero cercare di rilanciare le loro politiche populiste per ottenere voti”.
“Il problema è che”, sottolineano gli analisti di Rabobank, politiche come la flat tax al 15% sono “fuori dalla portata dell’Italia, come i nostri economisti Maartje Wijffelaars e Stefan Koopmans hanno argomentato”.