Liegi – Quattro persone sono state uccise e almeno una sessantina sono rimaste ferite nel pieno centro di Liegi, dove tre individui avrebbero cominciato a lanciare granate e sparare sulla folla. In particolare, scrive l’edizione online del giornale belga “Le Soir”, “un uomo sulla quarantina avrebbe lanciato diversi ordigni esplosivi in direzione di una fermata dei mezzi pubblici sulla centralissima Place Saint-Lambert, dov’erano presenti molte persone impegnate nello shopping pre-natalizio”.
Subito dopo si sono sentite quattro deflagrazioni oltre che raffiche d’arma da fuoco. Il primo bilancio delle autorità locali, diffuso da “Le Soir”, è di quattro morti e circa 60 di feriti. Uno dei responsabili dell’attentato si sarebbe suicidato. Il teatro della strage è stato sigillato dalle forze dell’ordine.
Stando al racconto dei poliziotti, tra le vittime vi sarebbero uno scrittore e un ragazzo. Un bambino di 2 anni sta lottando tra la vita e la morte all’ospedale Saint-Joseph di Liegi, secondo quanto riferito da alcune fonti al quotidiano belga.
I responsabili dell’attacco hanno utilizzato degli esplosivi di tipo thunderflash e una mitraglietta kalashnikov. Degli oggetti non meglio identificati e qualificati come “sospetti” sono stati trovati a piazza Saint-Lambert.
Il Centro di crisi degli Affari interni belga non ha ancora preso delle misure particolari in seguito all’attacco, secondo quanto dichiarato all’agenzia stampa Belga dal portavoce del ministero.
Gaspard Grosjean, un giornalista di La Meuse Liege on the scene, ha raccontato al quotidiano britannico Telegraph che nelle strade di Liegi e’ il caos con la gente nel panico.