Società

Grande Fratello fisco in Grecia: aggraverà depressione

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ATENE (WSI) – Il segretario generale greco per i sistemi di informazione ha messo il timbro su un documento che dara’ allo stato il permesso di monitorare a piacimento il sistema bancario del paese, mettendo sotto stretta osservazione tutti i conti corrente e di riflesso violando la privacy dei cittadini.

Attraverso un meccanismo di doppio controllo online, mettendo i conti corrente in collegamento con spese e dichiarazione dei redditi. Questo tendera’ inevitabilmente a scoraggiare lo svolgimento di qualsiasi operazione finanziaria elettronica. La crisi economica peggiorera’ e l’Europa sara’ costretta ancora una volta a intervenire in soccorso.

Il Ministero delle Finanze potra’ analizzare con la lente di ingrandimento tutti i conti corrente dei presunti evasori fiscali: gli ispettori online potranno consultare prestiti, depositi, carte di credito e qualunque altro dato bancario anche senza avere il permesso del diretto interessato.

Intanto la crisi di governo ha toccato un nuovo apice. Il premier Antonis Samaras dovrebbe decidere nei prossimi giorni se fare un rimpasto del suo governo di coalizione (con il suo partito, Nea Dimokratia, appoggiato dal socialista Pasok e da Sinistra Democratica) dopo che il leader del Pasok, Evangelos Venizelos, uscito rafforzato dal recente Congresso del partito, ha manifestato la propria disponibilita’ a fornire all’esecutivo ministri socialisti.

Quando, dopo le elezioni dello scorso giugno, venne formato l’attuale governo, Venizelos si limito’ a contribuire fornendo tecnici vicini al Pasok ma non membri del partito. Ieri sera, pero’, parlando alla Tv privata Mega, il leader socialista ha affermato che il suo partito adesso e’ pronto a partecipare al governo di coalizione con uomini politici, innescano cosi’ di nuovo le voci circa un imminente rimpasto governativo.

La questione, secondo quanto riferiscono alcuni giornali, sara’ affrontata in un prossimo, imminente incontro dei leader dei tre partiti che sostengono il governo.