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Grazie al Bitcoin fondo hedge ha registrato un balzo del +25.004%

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Nel giro di quattro anni un hedge fund è riuscito a conseguire un risultato del 25.004%: si stratta del Pantera Bitcoin Fund ed è fra i primi fondi a dedicarsi alle monete virtuali. Fondato nel 2013, il fondo ha comunicato i suoi risultati complessivi in una lettera agli investitori citata dal New York Times. Dal 2013 i rendimenti annui composti del Fondo Pantera Bitcoin sono stati di circa il 250%: non male se si considera che l’hedge fund più performante l’anno scorso aveva ottenuto un risultato del +148%.

Dal punto di vista strategico il fondo speculativo non ha dovuto compiere mosse complesse, se non quella di acquistare Bitcoin quando, diversi anni, fa il suo valore era solo una frazione rispetto a quello di oggi. Il fondatore, Dan Morehead, con una carriera precedente a Goldman Sachs, racconta di aver avuto un compito non facile però nel dare avvio a un fondo hedge quando il Bitcoin era principalmente sinonimo di acquisti illegali nel dark web.

Allora, “tutti pensavano fosse una cosa folle”, ha raccontato Morehead; nel corso del 2017, però, sono stati creati oltre 150 fondi hedge focalizzati sulle criptovalute.

I clienti del Pantera Bitcoin Fund hanno investito complessivamente 150 milioni di dollari, molti dei quali nel corso dell’ultimo rally dei prezzi. Adesso il fondo possiede criptovalute per un valore complessivo pari a 400 milioni di dollari; altri 1,7 miliardi di dollari in Bitocoin sono stati prelevati dai clienti.

Perché bisognerebbe affidarsi a un fondo hedge per investire in criptovalute? Innanzitutto per le elevate commissioni delle piattaforme di exchange classiche: Coinbase, il servizio più popolare che ha appena aggiunto alla sua offerta anche il Bitcoin Cash, applica fino al 4% di commissione su ogni compravendita di criptovaluta. Pantera applica una fee annua dello 0,75%. Il secondo sta nella sicurezza non infallibile di questi siti che in passato sono stati hackerati numerose volte.

Le performance incredibili del fondo hedge sono solo una delle tante follie che hanno visto di recentre come protagonista il Bitcoin e progetti simili. Il fondatore di Litecoin, una delle stelle nascenti di un business – quello delle criptovalute – in grande crescita, in fase ascendente, ha sorpreso tutti quando ha deciso di vendere tutte le monete digitali in suo possesso. Charlie Lee parla di un conflitto di interessi dietro alla ragione della sua scelta controcorrente, ma sui mercati si specula che le sue vere intenzioni siano altre: incassare ora la montagna di soldi che ha guadagnato prima di un eventuale crollo dei prezzi.

Il creatore della quinta criptovaluta più grande al mondo attualmente ha fatto l’annuncio poco dopo la mezzanotte di ieri. Negli ultimi dodici mesi i prezzi del Litecoin hanno fatto un balzo del 9.300%: è solo una delle tante follie che circondando il fenomeno dei Bitcoin e delle criptovalute, le cui transazioni sono rese possibili dalla promettente tecnologia blockchain. In un messaggio su Reddit l’ingegnere di programmi software di San Francisco, che ha dato luce al progetto Litecoin nel 2013, ha scritto di aver venduto e donato tutte le criptovalute in suo possesso negli ultimi giorni.