I ministri delle Finanze della zona euro hanno raggiunto oggi un accordo sui termini del piano di aiuti da concedere eventualmente alla Grecia per risollevarla dalla crisi del debito.
Secondo le fonti citate da Reuters, i tassi di interesse sui prestiti che verranno concessi ad Atene ricalcano a grandi linee quelli previsti dal Fondo Monetario Internazionale. Sarebbero infatti “quasi una fotocopia dei termini del FMI”.
Reagiscono bene i mercati, che gia’ da stamattina avevano speculato sulla possibilita’ di un accordo internazionale. Il costo per proteggere il debito greco con i credit default swaps si e’ abbassato venerdi’ dopo le rassicurazioni dei funzionari Ue secondo cui un salvagente sara’ pronto nel caso ce ne fosse bisogno.
Il costo per assicurare il debito e’ sceso a 425 punti base, ovvero $425.000 per anno per cinque anni per assciurare $10 milioni di debito, dai 443 punti base di ieri.
I bond greci sono in recupero, avanzando per la prima volta in due settimane. La domanda degli investitori premium per tenere in portafoglio il titolo di Stato a due anni greco invece del bund tedesco si e’ ristretta a 27 punti base dopo aver toccato il livello piu’ alto dall’ingresso dell’euro nel 1999.
I rendimenti sul due anni ellenico sono scivolati di 29 punti base dopo aver fatto un balzo impressionante di oltre 200 punti base, che aveva spinto lo spread con i bund tedeschi su massimi storici.
Fitch ha deciso di tagliare il rating della Grecia a BBB- da BBB+ con outlook negativo. Immediata la reazione sul crosso euro/dollaro: e’ andato in fumo il tentativo di rafforzamento in atto della valuta europea sul biglietto verde. Dopo un massimo a $1.3474 la corsa si e’ fermata portando l’euro a $1.3436 in concomitanza dell’annuncio dell’agenzia di rating.