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Grecia: arriva bail in. Fallimenti? Pagano gli obbligazionisti

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ROMA (WSI) – A partire dal prossimo 1° gennaio del 2016, i detentori di bond greci potranno essere chiamati a partecipare direttamente ai salvataggi o alle ristrutturazioni di banche elleniche in difficoltà, o alle operazioni di ricapitalizzazione.

E’ quanto risulta da un comunicato dell’Eurogruppo, secondo cui sia gli obbligazionisti senior che junior parteciperanno alle perdite; in particolare, stando a quano riporta il Wall Street Journal, gli obbligazionisti junior saranno maggiormente colpiti, con perdite che potrebbero azzerare il capitale legato al possesso dei bond, mentre i detentori di senior bond pagheranno un conto comunque salato.

Tutto questo, a causa dell’introduzione del regime del “bail in”, ovvero di quella situazione in cui sono i creditori ad accollarsi le perdite di un eventuale crack di una banca o di una corsa agli sportelli.

Per ora, sembra che i correntisti saranno risparmiati.

Ma la notizia ha scosso i mercati, provocando nelle ultime ore forti smobilizzi sui bond senior. Nella giornata di ieri, per esempio, le obbligazioni emesse da National Bank of Greece con scadenza nell’aprile del 2019 sono scivolati dai 66 centesimi di euro a cui oscillavano alla fine della settimana precedente a 48,5 centesimi nella giornata di ieri, stando ai dati di Tradeweb.

L’Eurogruppo, nel suo comunicato, ha affermato che il Fondo di salvataggio dell’area euro, l’ESM (European Stability Mechanism), renderà immediatamente disponibili 10 miliardi di euro per ricapitalizzare le banche. Una seconda tranche di 15 miliardi potrò essere resa disponibile alla fine dell’anno, dopo una prima revisione del settore bancario, che includerà un monitoraggio della qualità degli asset e gli stress test.

Dal comunicato si legge che gli obbligazonisti senior parteciperanno alla ricapitalizzazione, mentre chi detiene depositi presso le banche saranno per ora protetti.

“Lo strumento del bail lin sarà applicato agli obbligazionisti senior, mentre il bail in dei depositanti è esplicitamente escluso”, aveva anticipato il numero uno dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. (Lna)