Non appena il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato l’intenzione di condurre una serie di revisioni delle condizioni del sistema bancario greco i titoli delle banche della Grecia hanno iniziato a capitolare in Borsa. Il piano di uno dei creditori della troika fa parte degli esami che Atene deve superare se vuole che venga concesso il terzo pacchetto di aiuti.
Le prospettive di molteplici stress test in un settore ancora travagliato, messo a rischio da una montagna di crediti deteriorati iscritti a bilancio – non sono state accolte con favore dalla comunità degli investitori. Il timore è che si prospetta una nuova tornata di aumenti di capitale.
Ieri il presidente della Bce aveva fatto cenno alla possibilità di ulteriori analisi sulla solidità patrimoniale degli istituti di credito della Grecia. Mario Draghi ha indicato che tramite il meccanismo di vigilanza unico (MVU, SSM nella sigla inglese) avrebbe potuto esercitare la funzione di supervisione delle banche della Grecia, aprendo quindi alla possibilità di effettuare stress test sul settore bancario.
Dopo i cali iniziali di stamani in Borsa, i titoli delle principali banche della Grecia si sono appesantiti ulteriormente alla Borsa di Atene dopo che sono state date notizie circa nuovi massicci piani di smaltimento dei crediti inesigibili (NPL, non-performing loans) all’inizio di ottobre.
Nel dettaglio, i titoli di Alpha Bank, Attica Bank e Piraeus Bank sono tutti in ribasso di circa dieci punti percentuali, mentre le azioni della National Bank of Greece scendono di più del -6%.