ATENE (WSI) – Mentre ottiene i 2 miliardi euro previsti nel piano di salvataggio, Atene si risveglia con un boato che la colpisce nel cuore della notte. Nella zona di Piazza Syntagma, presso la sede del Sev, la federazione ellenica degli industriali, è stata azionata una bomba intorno alle 03:30 ora locale.
L’attentato esplosivo è stato preannunciato con una telefonata anonima a due quotidiani ellenici e l’intera area è stata transennata. La polizia che ha effettuato i primi rilievi ritiene che a posizionare l’ordigno esplosivo è stato un gruppo di anarchici nazionali come riferisce il giornale Kathimerini. È la prima bomba da quando Alexis Tsipras è salito al potete da gennaio. L’ordigno era nascosto in uno zaino posizionato proprio di fronte all’ingresso della Sev, la Confindustria ellenica ma per fortuna non ci sono state vittime né feriti.
Un attacco quindi contro le istituzioni, non certo un episodio raro in Grecia che ha alle spalle una lunga storia di violenza specie negli ultimi anni caratterizzati dalla grave crisi economica. Gli attentanti incendiari sono aumentati in Grecia dal 2010 quando il paese ha cominciato ad adottare le misure di austerity, come l’aumento delle tasse, il taglio dei salari e delle pensioni, imposti dall’Unione europea e dal Fondo internazionale monetario per il piano di salvataggio. I primi testimoni raccontano di vetri rotti in una delle vie più trafficate di Atene, a due passi dal parlamento e pieno di locali, bar, ristoranti e banche. L’esplosione ha causato danni in 5 edifici vicini, ma per lo più solo vetri rotti.
“Ho sentito il boato, così forte da farmi girare la testa” – ha detto Kostas Papalogizopoulos, un operaio che stava effettuando il turno di notte presso un chiosco di fronte alla sede della federazione degli industriali. Le telecamere di sorveglianza di un edificio vicino hanno ripreso due persone vestite di scuro con caschi in testa che scappavano ad alta velocità su una moto, come riferisce un poliziotto.
Ferma condanna dell’attentato da parte del Governo Tsipras, ma anche dell’opposizione, il partito Nuova Democrazia che ha sottolineato:
“Tali azioni danneggiano l’immagine del paese e gli interessi reali dei greci. Chiediamo al Governo di intensificare gli sforzi per trovare e punire i colpevoli”.