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Grecia, Fmi alla fine ha ceduto: altri prestiti, ma a una condizione

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Oggi sui mercati gli investitori sono concentrati sull’andamento dei Bond del sud d’Europa, che da ieri stanno guadagnando terreno per via delle parole accomodanti di Mario Draghi in materia monetaria e ottimiste sulle condizioni economiche dell’Eurozona.

In realtà è dall’estate del 2014, quando per la prima volta Draghi ha annunciato che la Bce avrebbe varato un programma di acquisto di titoli del debito, che i rendimenti dei Bond di Spagna, Portogallo e Italia sono in fase calante. Secondo gli analisti di Fidelity “non ci saranno gravi incidenti” di percorso con l’arrivo del tapering – il percorso di riduzione della gittata e della portata del programma di Quantitative Easing – e il mercato dei Bond europei non subirà gravi scossoni.

Un discorso a parte merita invece la Grecia dopo che il paese fortemente indebitato ha ottenuto una nuova linea creditizia dal Fondo Monetario Internazionale. James Athey, analista del reddito fisso di Aberdeen Asset Management, ritiene che Atene farebbe meglio a tornare a finanziarsi sui mercati prima che la Bce inizi a staccare la spina al bazooka monetario. La decisione è attesa ma potrebbe comunque provocare qualche scossone nei mercati del debito sovrano.

Bond periferia in fase rialzista dal 2014
Bond periferia in fase rialzista dal 2014

Dopo due anni di negoziati con i creditori e le autorità elleniche l’FMI si è impegnato in linea di principio a fornire 1,6 miliardi di euro di nuovi aiuti alla Grecia, nell’ottica però che Atene ottenga la riduzione del suo debito insostenibile.

“Mi aspetto un accordo a breve fra la Grecia e i suoi partner europei per ripristinare la sostenibilità del debito”, ha detto infatti il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, sottolineando che il prestito approvato dall’Fmi è legato proprio a una riduzione del debito.

L’approvazione “in linea di principio” significa che l’Fmi non renderà disponibili i fondi finché non avrà ricevuto dai creditori europei della Grecia “specifiche e credibili rassicurazioni” sulle misure atte a garantire la sostenibilità del debito del Paese.