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Grecia, Germania si piega: debito sarà ristrutturato

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ATENE (WSI) – I rendimenti dei bond greci a dieci anni sono scesi sotto la soglia dell’8% per la prima volta in sei mesi. Per molti altri stati anche indebitati rimarrebbe un livello insostenibile, ma per come si erano messe le cose in Grecia la notizia va salutata con un certo entusiasmo. A ridare spinta ai titoli di Stato ellenici sono le notizie circa le concessioni sul debito offerte ieri dai ministri delle Finanze dell’Eurogruppo alla Grecia, ma solo in cambio dell’implementazione delle riforme (altra austerity) richieste dai creditori.

L’Eurogruppo sembra abbia raggiunto un compresso tra la posizione dei falchi, Germania in primis, e quella dell’Fmi, che chiede una ristrutturazione del debito enorme della Grecia, consapevole che altrimenti non si potrà mai venire a capo della crisi. Come dice Yanis Varoufakis, l’ex ministro delle Finanze della Grecia, non si può continuare a sottomettere e picchiare una mucca e poi aspettarsi che dia sempre più latte.

I dettagli dell’accordo verranno confermati dai vice ministri delle Finanze il prossimo 24 maggio, data a cui è stata rinviata una decisione definitiva. L’Eurogruppo punta sul raggiungimento di un accordo “a giorni” sulle riforme obbligatorie richieste al governo Tsipras, che aprirebbero la strada all’esborso di una nuova tranche di prestiti alla Grecia, di cui le cui finanze pubbliche disastrate hanno disperato bisogno.

Germania riconosce che debito è insostenibile

“Come minimo sembra che le differenze tra la posizione dell’Fmi e dei tedeschi si siano ridotte e questo fatto da solo è stato accolto molto positivamente dagli investitori”, ha commentato Nick Stamenkovic, bond strategist presso RIA Capital Markets.

I rendimenti decennali greci sono scesi di oltre 60 punti base oggi, calando al 7,88%, un livello che non si vedeva da sei mesi. Anche i tassi dei bond governativi degli altri paesi della cosiddetta area periferica meno virtuosa dell’Eurozona hanno seguito un andamento simile.

Un documento redatto dall’ESM (European Stability Mechanism) e ottenuto in esclusiva da Reuters, mostra che ci sono ancora serie preoccupazioni sulla sostenibilità del debito greco a lungo termine. Una ipotesi prevede che l’Eurozona allunghi la scadenza dei titoli del debito e intervenga anche imponendo limiti annuali sugli interessi.