Economia

Grecia: presidenziali, più vicino voto anticipato (che minaccia sopravvivenza euro)

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ROMA (WSI) – Il primo turno delle elezioni presidenziali in Grecia si conclude con una sconfitta del premier Samaras. Fallisce infatti il suo tentativo di raccogliere voti sufficienti per eleggere il suo candidato, Stavros Dimas.

Si è chiuso il primo di tre turni, in cui il candidato ha bisogno di almeno 200 voti. (ovvero dei 2/3 dei 300 parlamentari di Atene – 155 sono del partito di Samaras). La richiesta della maggioranza dei 2/3 sarà applicata anche al secondo turno, mentre per il terzo turno basteranno 180 voti a favore.

Ora, nel primo round per l’appunto, stando ai primi sondaggi, hanno votato a favore di Dimas 160 parlamentari, a fronte di 135 voti contrari e 5 astenuti. Il secondo round di elezioni si terrà il prossimo 23 dicembre, e l’ultimo il 29 dicembre.

Nel caso in cui il Parlamento dovesse fallire nell’eleggere il prossimo Presidente della Repubblica della Grecia, le conseguenze sarebbero il suo scioglimento e le elezioni anticipate. I sondaggi confermano che alte sarebbero le probabilità di una vittoria per il partito di estrema sinistra Syriza.

Una bocciatura del candidato presentato dal governo greco “potrebbe rivelarsi fatale per il futuro europeo del Paese”, ha dichiarato il premier greco Antonis Samaras. In caso di vittoria di Syriza alle elezioni anticipate, tornerebbe prepotentemente la paura circa la tenuta del debito greco e la sostenibilità del piano di salvataggio della nazione appartenente al blocco a 18. (Lna)