Anche se nuove sfide aspettano il popolo greco dopo gli ultimi dieci anni di sofferenze, da questa settimana “inizia una nuova era” per la Grecia. È il premier Alexis Tsipras a esprimersi in questi termini dopo che ieri, lunedì 20 agosto, è giunto a termine il terzo e ultimo piano di aiuti esterni cui ha dovuto fare ricorso il paese fortemente indebitato per scongiurare un crac delle finanze.
La Grecia, che potrà tornare a finanziarsi sui mercati, dice così ufficialmente addio ai controllori della Troika e può in teoria tornare a esercitare la sovranità economica e fiscale, che invece li era stata tolta dai creditori di Bce, Commissione UE e Fmi, che in cambio della concessione di 289 miliardi di euro di finanziamenti avevano chiesto austerity, riforme “lacrime e sangue” e privatizzazioni.
In un gesto molto simbolico Tsipras, leader del partito di sinistra Syriza, è volato a Itaca per celebrare un giorno che ha definito “storico, un giorno di redenzione”: “Oggi è una giornata storica, di redenzione, che segna l’inizio di una nuova era“, ha annunciato alla nazione in un discorso registrato e mandato in onda in differita.
Non tutti sono però d’accordo con il primo ministro. Secondo alcuni pensionati, per esempio, il popolo greco non riavrà mai veramente indietro la propria sovranità economica. La crisi del debito greco ha assottigliato di un quarto la crescita del paese e alcuni pensionati riferiscono a Reuters che per loro i piani di salvataggio “non finiranno mai”.
Sullo sfondo dell’intervento video di Tsipras si può vedere il mare splendente che costeggia l’isola di Itaca, patria del mitico Ulisse a cui l’eroe greco ha fatto ritorno dopo un’Odissea fatta di mille peripezie, successive allo scoppio della guerra di Troia. Il premier ha sottolineato che al pari dell’eroe delle cui gesta narra Omero, i greci possono anche loro finalmente dire di essere giunti al termine di una “Odissea moderna”.
Quello appena trascorso per i greci è stato un periodo straordinario, una tragedia senza pari in tempi di pace: il Pil si è contratto del 25%, la disoccupazione ha toccato massimi assoluti con tre cittadini su dieci che hanno perso il loro posto di lavoro e sei giovani su dieci rimasti senza impiego.
Al paese la troika ha imposto um pacchetto di misure di austerità da 65 miliardi di euro e secondo Tsipras le sofferenze che hanno patito i greci non saranno mai dimenticate: “Abbiamo raggiunto finalmente la nostra destinazione, ma siamo pienamente consapevoli che non finisce tutto qui. Ci aspettano nuove sfide da affrontare”.