Economia

Grecia: svolta Ue su riduzione debito. Banche chiuse anche con bailout

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ROMA (WSI) – Svolta che potrebbe rivelarsi decisiva da parte dell’Unione Europea. Per la prima volta il Consiglio ha aperto all’ipotesi di un “ragionevole” alleggerimento del debito greco come consigliato da Fmi e Stati Uniti e dallo stesso governo ellenico.

Quella ventilata dal presidente del Consiglio Europeo è una possibilità che fino ad oggi sembrava apertamente osteggiata da diversi Stati, tra cui la Germania.

Dopo aver parlato al telefono con il premier Alexis Tsipras, Donald Tusk, ex premier della Polonia e ritenuto vicino alla cancelliera della Germania Angela Merkel, ha detto di augurarsi che “oggi da Atene riceveremo proposte concrete e realistiche. Se dovesse accadere, in parallelo serviranno proposte da parte dei creditori”.

“La proposta realistica da parte della Grecia dovrà trovare sponda in una proposta altrettanto realistica sulla sostenibilità del debito da parte dei creditori. Solo a quel punto – ha detto Tusk – avremo una situazione vantaggiosa per tutti”.

Il tutto mentre il Fondo Monetario Internazionale sta lavorando ad un accordo che permetta alla Grecia di rimanere nella zona euro, ma una sua eventuale uscita dovrebbe avere un impatto limitato sul resto del mondo viste le limitate dimensioni della Grecia nell’economia mondiale.

Nel frattempo si profila un’altra settimana in cui sarà impossibile fare trading sui mercati greci. La Commissione di mercati di capitali della Grecia ha appena reso noto che la Borsa di Atene rimarrà chiusa fino almeno fino alla notte di lunedì 13 luglio. Intanto i media greci riportano che il piano di riforma di Tsipras potrebbe includere aumenti tasse e tagli per 12 miliardi di euro, diversi miliardi in più rispetto a quanto atteso in precedenza.

Il motivo è il deterioramento dell’economia della Grecia, provocato dall’austerity che, invece di sanare i conti li ha ulteriormente peggiorati. Kathimerini segnala che “si stima che le misure (di tagli spese e aumenti tasse) di 8 miliardi di euro che la Grecia aveva proposto per il 2015 e il 2016 dovranno essere aumentati di due miliardi di euro per anno, portando il totale della manovra a 12 miliardi di euro per due anni”.

La Grecia può contare comunque sul sostegno della Francia. Gli organi di stampa francesi riportano che in queste ore Atene è aiutata da alcuni esperti francesi, nella preparazione del piano di bailout. Questo, dopo che il primo ministro francese, Manuel Vallas, ha insistito sul fatto che la Grecia non deve lasciare l’Eurozona.

In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Mario Draghi, numero uno della Bce, ha avvertito che risolvere il problema Grecia sarà molto difficile. E su un eventuale aiuto da parte della Russia per mano del presidente Vladimir Putin, ha sottolineato: “Non lo considero un rischio reale…e inoltre, (gli stessi russi non anno soldi per loro”.

Arrivano poi in VIA ESCLUSIVA le dichiarazioni riportate da Reuters, secondo alcune tra le principali banche greche potrebbero dover rimanere chiuse o diventare preda in operazioni di takeover, nell’ambito di un piano di ristrutturazione del settore che seguirebbe in generale a qualsiasi piano di bailout approvato in Europa. Sono stati alcuni stessi funzionari europei a riferire l’indiscrezione a Reuters.

Un funzionario ha precisato che le quattro banche principali della Grecia – National Bank of Greece (NBGr.AT), Eurobank (EURBr.AT), Piraeus (BOPr.AT) e Alpha Bank (ACBr.AT) – potrebbero essere ridotte anche a due, un’ipotesi che verrebbe accolta con forti proteste ad Atene.

Un’altra fonte ha riportato che, sebbene le operazioni di fusione tra banche siano necessarie, queste potrebbero avvenire nel lungo termine. “La Grecia è in rovina”, ha detto. (Lna-DaC)