ATENE (WSI) – Appena insediatosi, il nuovo governo greco anti austerity dimostra di voler fare sul serio.
Alcune parti cruciali degli accordi presi con la troika dei creditori internazionali (Fmi, Bce, Commissione Ue) per avere aiuti finanziari stanno per essere smantellate da Syriza.
La prima colonna a cadere sono le privatizzazioni. Senza perdere altro tempo, l’amministrazione Tsipras si è messa subito al lavoro e sta mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale.
La prossima tappa prevede l’innalzamento del salario minimo, in un secondo momento si passerà al frangente più delicato: i negoziati per la ristrutturazione del debito.
Sono passate solo una manciata di ore dal suo insediamento, ma il governo si è già messo all’opera. Il ministro dell’Energia ha annunciato che congelerà i piani che prevedono la privatizzazione della utility numero uno del paese, PPC.
Lafazanis ha detto alla tv pubblica greca che “bloccheremo immediatamente la privatizzazione di PPC”. È il primo di ribellione contro le regole dettate dalle autorità di Bruxelles, Francoforte e Washington in cambio della concessione di una serie di linee creditizie.
Il debito pubblico greco supera i 320 miliardi, 240 miliardi dei quali sono in mano a Bce, Fmi e Commissione Ue.
I creditori della Grecia le avevano chiesto di liberalizzare il mercato energetico, come condizione del piano di salvataggio da €240 miliardi.
Il governo di Tsipras ha anche ritirato la vendita di una partecipazione azionaria del maggiore porto commerciale del paese, Pireo.
I titoli della utility e dell’autorità portuale del Pireo cedono rispettivamente il 7,4% e 8,9% in avvio di seduta. Il settore bancario, che detiene il 3% dei 323 miliardi di euro di debito greco, lascia sul campo il 10%. La Borsa di Atene perde il 3,81%.
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Una delle prime decisioni annunciate è stata infatti lo stop alla vendita – già prevista – della quota del 67% nell’autorità portuale del Pireo. Non la deve aver presa bene la società cinese Cosco Group, che era stata preselezionata insieme ad altri 4 gruppi più piccoli.
“L’accordo preso con Cosco verrà rivisto nell’interesse della gente greca”, ha annunciato a Reuters Thodoris Dritsas, il vice ministro in carica del portafoglio degli Affari Commerciali e Marittimi.
Dritsas conosce bene la città, situata a 10 km a sud-est del centro di Atene, essendosi candidato tre volte per le elezioni del sindaco e facendo parte del consiglio comunale di Pireo.
Tsipras ha mandato un segnale forte a Bruxelles. E questo prima ancora che abbia iniziato a mettersi al lavoro il ministro delle Finanze. Yanis Varoufakis riceverà le chiavi del Tesoro ellenico alle 2 del pomeriggio ora locale. Secondo il docente di economia l’euro è come l’Hotel California della celebre canzone degli Eagles: “puoi fare il check out ma non puoi mai lasciarlo” definitivamente.
(DaC)