La Grecia vede la luce in fondo al tunnel e dopo che il 20 agosto scorso è uscita dal piano di salvataggio concordato con l’Unione Europea e la Troika ponendo fine ad anni di austerity, potrebbe rimborsare una parte dei suoi prestiti prima del previsto.
Due funzionari greci, che hanno parlato a Bloomberg a condizione di rimanere anonimi, hanno affermato che il governo di Alexis Tsipras non ha finora presentato alcuna richiesta formale al FMI per un rimborso anticipato, ma sta attualmente valutando il da farsi. Il rimborso anticipato dei costosi prestiti del FMI è una vecchia ambizione del governo greco, poiché mira a ridurre i costi di rifinanziamento del debito.
Il piano di rimborso anticipato potrebbe arrivare nel momento in cui il paese si avvicina al completamento di una prima serie di impegni post salvataggio e sarebbe l’asso nella manica per il premier Alexis Tsipras in vista delle elezioni generali che si terranno quest’anno. Il rimborso anticipato difatti sarà interpretato come il chiaro segno che l’economia ellenica è ora più forte e che il paese può iniziare a svincolarsi dai creditori, cosa che il premier ribadirà all’elettorato.
Tuttavia il rimborso richiederà prima un semaforo verde dall’area dell’euro. Funzionari dell’UE affermano che la Grecia non ha finora avanzato alcuna richiesta ufficiale di rimborsare il Fondo monetario internazionale. Ma anche se così fosse, non è scontato che la zona euro darà il suo via libera. Paesi come la Germania, che hanno insistito sulla partecipazione del FMI al programma di salvataggio greco, potranno esitare a dare la loro approvazione al rimborso anticipato che ridurrà al minimo il coinvolgimento del Fondo della Lagarde visto che tali nazioni hanno in passato cercato la partecipazione del FMI come sigillo di credibilità per il salvataggio greco