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Green pass ai positivi: presto la revoca a tempo

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Una falla non da poco considerando l’aumento dei contagi: il green pass ai positivi al Covid. Era il 10 novembre quando durante un question time alla Camera il ministro della Salute Roberto Speranza aveva segnalato il problema del green pass che rimane valido per chi è risultato in un secondo momento positivo.

Resta evidente che chi è identificato come caso positivo è sempre soggetto a isolamento ed è escluso a rigore l’uso del green pass se il titolare è causa di possibile contagio. La revoca segue una doppia opzione: la segnalazione del medico o il tampone positivo i cui dati convergono su piattaforma regionale».

Green pass ai positivi: cosa succederà

E dopo un mese arriva l’intervento per revocare il green pass ai positivi. In dirittura d’arrivo difatti un decreto ad hoc  anche se il ministero è in attesa del via libera del Garante della Privacy che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Lo stop temporaneo del Green pass per chi risulta positivo al Covid si tratterebbe di una revoca a tempo della certificazione verde, che non è contemplata a livello europeo in nessun Paese, anche se vige la legge secondo la quale un positivo al virus commette un reato se viola la quarantena.

Dal 6 dicembre è entrato in vigore il Super green pass, la certificazione verde rafforzata, con regole più rigide rispetto a quello “base”, che mette nel mirino i non vaccinati: in pratica, dal 6 dicembre al 15 gennaio (periodo prorogabile), chi non è immunizzato o guarito non potrà più accedere ai luoghi pubblici – da bar e ristoranti al chiuso ai cinema fino a stadi, feste, discoteche e cerimonie pubbliche – mentre solamente per andare al lavoro, in palestra o pernottare in albergo sarà ancora garantita la possibilità di ottenere il certificato verde tramite tampone, che servirà anche per prendere i mezzi pubblici.