Prime indicazioni dal capo della Fed nella sua testimonianza di fronte alla Camera dei Rappresentanti: secondo Alan Greenspan l’economia Usa ha avuto uno sviluppo migliore a gennaio e febbraio, ma a dicembre si era verificata un’eccezionale debolezza.
“L’eccezionale livello di indebolimento dell’economia cosi’ evidente alla fine dello scorso anno – ha detto Greenspan davanti ai membri della commissione Finanza della Camera USA – sembra essere meno evidente in gennaio e febbraio”.
Il nervosismo tuttavia – ha detto Greenspan – e’ evidente sul mercato finanziario, poiche’ la crescita dell’economia americana rischia di essere nel prossimo futuro ”molto al di sotto” rispetto al normale.
“Dopo le due manovre intraprese sul costo del denaro in gennaio – ha detto ancora il primo banchiere americano – l’economia non mostra segnali verso performance soddisfacienti”.
Greenspan ha continuato sostenendo che sebbene i punti di forza di lungo termine dell’economia USA continuino a rimanere saldi, gli eccessi del 1999 e del 2000 hanno generato un processo di riduzione delle spese tuttora in corso. “E’ su questa base – dice il numero uno della banca centrale americana – che la Federal Reserve ha accelerato l’adeguamento della politica monetaria del Paese”
La prima reazione di Wall Street e’ misurata. Gli indici americani sono per lo piu’ piatti.
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Secondo gli analisti, dai primi commenti del presidente della Federal Reserve, che non si discostano molto dalla testimonianza al Congresso Usa di due settimane fa, non si arguisce che la Fed interverra’ su un ribasso dei tassi anticipato, prima della riunione del 20 marzo.
LE MANOVRE DELLA FED DAL GIUGNO 1999 |
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DATA |
VARIAZIONE |
TASSO FED FUNDS |
30/06/1999 |
+0,25% |
5,00% |
26/09/1999 |
+0,25% |
5,25% |
05/10/1999 |
— |
5,25% |
16/11/1999 |
+0,25% |
5,50% |
21/12/1999 |
— |
5,50% |
02/02/2000 |
+0,25% |
5,75% |
21/03/2000 |
+0,25% |
6,00% |
16/05/2000 |
+0,50% |
6,50% |
28/06/2000 |
— |
6,50% |
22/08/2000 |
— |
6,50% |
03/10/2000 |
— |
6,50% |
15/11/2000 |
— |
6,50% |
19/12/2000 |
— |
6,50% |
03/01/2001 |
-0,50% |
6,00% |
31/01/2001 |
-0,50% |
5,50% |
Fonte: Federal Reserve |
I commenti del capo della Fed hanno tuttavia inviato agli operatori un segnale positivo: la banca centrale ha gia’ ridotto i tassi di un punto percentuale in gennaio ed e’ pronta a fare di piu’ per prevenire l’ingresso in un periodo di recessione.
Greenspan ha inoltre suggerito di non essere piu’ sicuro sul fatto che la fiducia dei consumatori sia sufficentemente salda per mantenere il Paese lontano da un recessione.
“La forte variazione nella fiducia dei consumatori richiede un’attenta osservazione dei dati nel prossimo futuro – ha detto Greenspan – specialmente dopo il declino di febbraio”.
“Per adesso tuttavia, la debolezza nelle vendite di autoveicoli e case e’ stato modesto, un ‘indicazione che i consumatori hanno mantenuto fiducia sul lungo termine”, ha sostenuto il primo banchiere USA.
Nella suo intervento al Congresso, Greenspan attribuisce parte del rallentamento dell’economia agli sforzi delle aziende di diminuire la produzione per far fronte velocemente alla diminuzione delle vendite.
Sebbene le societa’ stiano facendo del loro meglio per riallineare i problemi relativi all’eccesso di scorte con la reale domanda del mercato – ha detto il presidente della Fed – il processo potrebbe richiedere molto piu’ tempo di quanto anticipato.
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