NEW YORK (WSI) – La debolezza delle quotazioni petrolifere durerà ancora “alcuni anni”. Durante questo periodo, lo scenario prevalente sarà quello di repentine salite e discesa del prezzi. La colpa o il merito si deve allo shale oil o shale gas che garantirà, entro il 2035, l’autosufficienza energetica degli Stati Uniti. Sono queste alcune delle stime presentate dal gruppo petrolifero inglese Bp nell’Energy outlook 2035.
Nei prossimi vent’anni – si legge nel report – sarà sempre l’Asia a guidare la domanda di petrolio, vista in crescita del 37% dal 2013 al 2035 con una media dell’1,4% annuo.
Pur convinti che la normalità non è dietro l’angolo, secondo le stime di BP, prima o poi si tornerà ad una situazione di maggiore equilibrio tra domanda e offerta. In particolare, secondo Bp, alla fine dell’outlook il cartello dei paesi produttori ed esportatori di petrolio tornerà ad avere una quota di mercato mondiale del 40% nel settore petrolifero, in linea con la media degli ultimi 20 anni.
Questa situazione sarà causata dall’aumento della produzione dell’Iraq, che nei prossimi vent’anni aumenterà la produzione giornaliera di 2 milioni di barili circa. Mentre altri 3 miliardi di barili al giorno arriveranno dall’Arabia Saudita. (mt)