ROMA (WSI) – Elezioni il prima possibile: questa la richiesta del Movimento 5 Stelle all’indomani del referendum costituzionale che ha decretato la vittoria del No e le conseguenti dimissioni del premier Matteo Renzi. I grillini esultano e annunciano di preparare la futura squadra di governo.
Anche Matteo Salvini leader della Lega Nord chiede elezioni subito, dichiarandosi l’unica alternativa seria.
“In un paese normale gli elettori dovrebbero tornare al voto subito, senza governicchi e governi tecnici. Gli italiani Renzi lo hanno rottamato”.
Da Forza Italia invece, anch’essa schierata per il No, l’appello è al Pd affinchè formi un nuovo governo. Renato Brunetta attacca nuovamente il premier dimissionario Renzi che oggi pomeriggio riunirà il Consiglio dei Ministri rassegnando le dimissioni e poi salirà al Colle per rimettere il suo mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Con il premier sono stati sconfitti i poteri forti. Sconfitti chi, come anche Confindustria, ha giocato sulla pelle del nostro Paese. La partita nelle mani di Mattarella per verificare se c’è una maggioranza in Parlamento. E il Pd ha il diritto-dovere di formare una nuova maggioranza e un governo non più con Renzi. Il Pd formi nuovo governo (…) Si deve fare una nuova legge elettorale. con il più ampio concorso possibile e solo dopo andare a elezioni”.
E all’interno del Pd cosa sta succedendo? Non vedono elezioni vicine alcuni esponenti della minoranza interna al Pd e quelli schierati per il fronte del No tra cui Massimo D’Alema che afferma:
“Capisco l’amarezza per la sconfitta, ma è irresponsabile l’idea di precipitare il Paese verso nuove elezioni senza fare una previsione sulle leggi elettorali. Io ho combattuto una scelta sbagliata a viso aperto con serenità senza rancore personale. Ora si apra un dialogo rispettoso tra i partiti”.
Il partito democratico ancora una volta è diviso. Mentre il vicesegretario Lorenzo Guerini annuncia la direzione Pd per martedì, la sinistra dem attacca con Roberto Speranza:
“Eravamo nel giusto. Nessuno di noi ha mai chiesto le dimissioni di Renzi. Prendiamo atto che il premier ha scelto una strada, e ora massima fiducia nel Quirinale. Il pd ha 400 parlamentari, non può che essere il perno della governabilità“.
Fonte: Repubblica