NEW YORK (WSI) – “Noi, come nazione, abbiamo perso 817 miliardi di dollari nel commercio. E’ ridicolo ed è inaccettabile”. Una frase questa pronunciata dal presidente Donald Trump durante il G7 in Quebec, culminato con la minaccia che gli Stati Uniti potrebbero “smettere di commerciare” con alcuni paesi.
Una minaccia che potrebbe sembrare giustificata – scrive Fortune – se fosse vero che gli Stati Uniti abbiano effettivamente “perso” una quantità così enorme di commercio. Si tratta invero di un’affermazione viziata e persino ingannevole a più livelli, come concordano la maggior parte degli esperti del settore.
La quantità di denaro che secondo Trump sta perdendo gli Usa è il deficit commerciale, ossia la quantità di beni e servizi americani acquistati a livello internazionale che supera la quantità di beni e servizi che gli Usa hanno venduto ad altri paesi. Ma il numero che ha detto Trump è di per sé fondamentalmente inesatto e, scrive il quotidiano, non corrisponde alla realtà della posizione dell’America come leader globale nei servizi ad alto valore aggiunto, tra cui finanza, ingegneria, istruzione e telecomunicazioni. In realtà, gli Stati Uniti hanno un surplus globale di esportazioni di servizi che aggiunto al conteggio, scende a 566 miliardi dollari – il 30% in meno rispetto al numero di Trump.
Le imprese americane dovrebbero essere “terrorizzate” dopo i commenti sul commercio del presidente Trump e questo perché denotano una comprensione distorta del deficit commerciale da parte del tycoon. E stiamo già vedendo gli effetti ma secondo alcuni analisti, il peggio deve ancora venire.
Emblematiche le parole del premio Nobel Paul Krugman secondo cui in questo momento, l’America corporativa dovrebbe essere terrorizzata.
“Davvero, davvero male. Trump sta mostrando un temperamento capriccioso, minaccia una rappresaglia terribile contro i nostri alleati per le tariffe elevate CHE NON ESISTONO. Non puoi raggiungere un accordo con qualcuno che ti chieda di smettere di fare qualcosa che non stai facendo”.