Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, potranno affievolirsi “temporaneamente” nei prossimi mesi, ma alla fine nessuna soluzione reale si avrà fino alle prossime Presidenziali Usa, in calendario nel 2020. Questo perché al presidente Usa, Donald Trump, non conviene risolvere la questione prima.
Ne è convinto Steve Brice, strategist presso Standard Chartered Private Bank che in un’intervista alla CNBC ha spiegato che “la decisione di Washington di risolvere le tensioni con Pechino sarà probabilmente guidata dalla politica”.
In altre parole, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump cercherà un secondo mandato alla Casa Bianca durante le elezioni presidenziali del 2020 anche usando la carta cinese:
“Penso che sarà una decisione politica: è davvero utile per gli Stati Uniti risolvere la questione commerciale cinese oggi? C’è qualcuno che pensa che, in realtà, sarebbe meglio farlo sei mesi prima delle elezioni “, ha detto Brice.
Due sondaggi recenti negli Stati Uniti hanno rilevato che agli americani piace la gestione dell’economia da parte del presidente, anche se non è riuscito a migliorare la sua valutazione complessiva di approvazione. Queste tendenze segnalano possibili problemi per la rielezione di Trump, soprattutto se, come sempre più economisti fanno notare, l’economia americana inizierà a perdere vigore a partire dal prossimo anno.
Da qui il pessimismo sul meeting tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, che discuteranno di commercio al vertice del G-20 in Argentina in calendario la prossima settimana. Molti esperti sono convinti che il meeting si chiuderà con un nulla di fatto.
“Potremmo assistere ad una pausa temporanea delle tensioni ma poi, quando si avvicineranno le elezioni presidenziali, ma i torneranno ad essere aggressivi”, ha detto Brice.