Il reddito di cittadinanza, la misura fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle, entra in vigore. Ma di cosa si tratta? Chi può richiederlo? Come? E da quando?
Reddito di cittadinanza: in cosa consiste
Il decreto legge varato dal Consiglio dei ministri il 17 gennaio 2019 disciplina il reddito di cittadinanza inteso come “misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, nonché a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione, alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro”. Il reddito di cittadinanza è un sussidio destinato alla fascia di popolazione che si trova sotto la soglia della povertà assoluta, ossia quella, definita dall‘Istat, di chi può contare su meno di 780 euro al mese.
I beneficiari e i requisiti
Il reddito di cittadinanza è riconosciuto a:
- cittadini italiani
- stranieri con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo e residenti in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.
Per chiedere il reddito occorre che l’Isee non sia superiore a 9.360 euro annui oppure se non si possiedono immobili e liquidità un reddito familiare inferiore ai 6000 euro, pari a 500 euro al mese. Il patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non deve superare i 30mila euro.
Inoltre il patrimonio finanziario non deve essere superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili. Ma oltre ad altri requisiti su immobili di proprietà e patrimonio mobiliare, nessun membro del nucleo famigliare deve possedere un’auto immatricolata nei sei mesi precedenti di oltre 1600cc di cilindrata (250cc per le moto), né una barca.
Gli esclusi
Ovviamente chi non ha i requisiti reddituali indicati sopra non può ricevere il reddito di cittadinanza, così allo stesso modo non può far domanda chi si trova in carcere, i ricoverati in lunga degenza o altre strutture assistenziali a carico dello Stato, e le famiglie che hanno all’interno del proprio nucleo chi si è dimesso dal proprio lavoro nei dodici mesi precedenti.
Inoltre il decretone prevede che chi non spenderà per intero il reddito di cittadinanza, il mese seguente si subirà un taglio del 20%. Questo perché obiettivo dichiarato del reddito di cittadinanza è incentivare i consumi.
Quanto si ottiene
L’importo del reddito ha misura diversa e questo perché il beneficio economico si compone di due elementi: una a integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6mila euro l’anno e una a integrazione del reddito delle famiglie che vivono in affitto, pari all’ammontare del canone annuo di locazione. Ma in ogni caso il beneficio economico non può essere inferiore a 480 euro netti.
Come fare domanda
Il reddito può essere richiesto, dopo il quinto giorno di ciascun mese, alle Poste, ai Caf o a uno sportello Inps presentando un modulo predisposto dallo stesso Inps. Il portale dedicato al reddito di cittadinanza (www.redditodicittadinanza.gov.it) sarà operativo dal 4 febbraio e fino al 6 marzo si tratterà solo di un sito informativo che indicherà i requisiti per avere il reddito, quali documenti servono, dove richiedere l’Isee e lo Spid. Da quella data in poi sarà possibile fare domanda. L’erogazione del beneficio è condizionata alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro da parte dei componenti il nucleo familiare maggiorenni e da questa poi consegue l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che prevede attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale o di completamento degli studi.
La card
Il reddito verrà elargito con una card erogata da Poste italiane che permette di effettuare prelievi in contanti entro un tetto mensile di 100 euro per singolo individuo. Affitto o mutuo devono essere saldati con un bonifico alle Poste. La parte restante dei soldi va spesa tutto entro il mese .E’ espressamente vietato utilizzare la carta per giochi che prevedono vincite in denaro. La durata è di 18 mesi, alla scadenza ci sarà una sorta di controllo e se si verifica che il percettore è ancora in possesso dei requisiti richiesti la misura potrà essere rinnovata di ulteriori 18 mesi. Per quest’anno ogni famiglia avrà una sola card ma dal 2020, ogni componente maggiorenne ne sarà dotato (e la cifra del reddito divisa in proporzione).