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H-P SCATENA BOOM A WALL STREET, DOW SOPRA 11.000

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La Hewlett-Packard ha fatto da propellente al potente rialzo del Dow Jones, che ha consentito all’indice dei titoli industriali di tornare per la prima volta da settembre sopra quota 11.000.

Alla fine il Dow Jones ha chiuso in rialzo di 152,61 punti (+1,40%), a quota 11.035,70. L’indice Nasdaq ha finito la seduta in crescita di 77,02 punti (+2,37%) a 3.347,01, un altro record assoluto, il 12esimo in 15 giorni. Come al solito, molto alto il volume di scambi: e’ stata la seconda seduta piu’ intensa del Nasdaq, sono passate di mano alla borsa elettronica quasi 1 miliardo e 600 milioni di azioni.

L’indice Standard & Poor’s 500 e’ andato bene ma e’ stato il piu’ fiacco, ha chiuso in rialzo di 14,22 punti (+1,01%) a quota 1.424,93 peraltro nuovo massimo storico.

Il titolo del Tesoro Usa a 30 anni fa registrare un prezzo di 99,47, con il rendimento al 6,16%, in netto rialzo quindi rispetto al 6,12% di ieri.

La giornata dunque e’ stata decisa dall’andamento dei titoli tecnologici (VEDI ”TITOLI PIU’ QUOTATI AL NASDAQ, WSI), sopratutto dopo l’exploit di Hewlett-Packard.

Il titolo del secondo produttore mondiale di computer (vedi HWP, quotazioni interattive) aveva tenuto a freno il Dow (di cui ovviamente e’ componente) in apertura: per l’eccessivo numero di ordini di acquisto il primo prezzo di HWP era stato ritardato. Quando poi sono stati fissate le prime quotazioni, Hewlett-Packard ha messo a segno subito un rialzo del 12%. Alla chiusura il prezzo era in rialzo di 13 e 1/2 (+16,67%) a quota 94 e 1/2.

Il motivo sta nell’annuncio di ieri sera del colosso informatico di un utile trimestrale di 75 cents per azione, superiore di 2 cents alle aspettative.

Hewlett-Packard ha poi proceduto oggi allo spinoff di Agilent Technologies (vedere A, quotazioni interattive), un’azienda di qualita’ che e’ stata prezzata nella fascia alta degli Ipo, a 30 dollari ad azione. Il titolo si e’ subito impennato, salendo di 12 dollari (+40%) a 42, e in seguito ha incrementato il rialzo (vedere A, quotazioni interattive).

Si tratta di un collocamento, insomma, con tutte le credenziali, per un controvalore iniziale di mercato di oltre 2 miliardi di dollari. Una blue chip. Un po’ come e’ accaduto alla Ups (UPS) la scorsa settimana.