Puntare sul ribasso delle Borse europee può fruttare tanto: è una scommessa che vale 103 miliardi di euro, secondo le elaborazioni del Sole 24 Ore sui dati S&P Market Intelligence. A questa cifra ammonta infatti il controvalore delle posizioni corte sulle società quotate europee. All’inizio del 2017 le posizioni corte arrivavano a 56,8 miliardi. L’aumento si è verificato soprattutto con l’inizio del 2018.
Un ruolo di primo piano è quello di Bridgewater, il fondo di Ray Dalio, che, tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, avrebbe scommesso in modo pesante sul mercato azionario europeo. Il suo pacchetto di posizioni corte ammonta ora a 17,7 miliardi di euro dai 55 milioni detenuti a settembre 2017. Bridgewater si classifica così come il fondo più ribassista sulle Borse europee e come il primo fondo ribassista sulla Borsa italiana.
Il controvalore delle posizioni corte sull’Italia dell’hedge fund vale due miliardi e 600 milioni di euro. Nel mirino sono stati presi anche l’azionario francese e la Borsa di Francoforte: dalla fine di gennaio 2018 Bridgewater ha cominciato a vendere allo scoperto azioni di 13 multinazionali tedesche, fra cui il Sole 24 Ore cita ad esempio Siemens, Sap e Bayer.
“Se per un normale investitore la volatilità è un rischio, per un hedge fund ribassista è un’opportunità”, si legge nell’articolo.
Un grosso ammontare di posizioni corte è in capo anche al fondo americano Aqr Capital e a quello inglese Marshall Wace. Il primo possiede 13 miliardi di euro in posizioni corte e il secondo 10,7 miliardi. I due fondi seguono Bridgewater nella classifica dei più ribassisti sui mercati europei.