Gli hedge fund stanno alleggerendo i loro portafogli azionari con un ritmo mensile che non si vedeva dal 2008: è quanto ha rilevato Bank of America analizzando i dati dei propri clienti attraverso un calcolo sulla media quadrisettimanale.
Hedge fund, le azioni più vendute
Le azioni più vendute dagli hedge fund sono soprattutto nel settore dei servizi per la comunicazione e nell’informatica. Si tratta, insomma, di alcuni fra i settori più caldi e performanti nei mesi contraddistinti dalla pandemia. Con l’avanzata delle riaperture, però, le sorti dei titoli che hanno corso con la “lockdown economy” potrebbero cambiare – o quantomeno correre meno rispetto alle controparti che nei mesi scorsi avevano sofferto.
Interessante notare come, mentre gli hedge fund vendono azioni, dall’altra parte siano i piccoli risparmiatori a comprare: per 10 settimane consecutive gli investitori retail sono stati compratori netti di titoli azionari, sottolinea BofA.
Questa notizia va a completare i dati pubblicati alcuni giorni fa dal Wsj, dai quali sarebbe emerso che l’allocazione di portafoglio delle famiglie americane non sarebbe mai stata tanto sbilanciata sull’azionario, con una quota del 41% raggiunta ad aprile (dati JP Morgan e Fed).
Secondo gli analisti di BofA l’attuale euforia sull’azionario dovrebbe invitare qualche cautela.
Ieri (4 maggio) le parole della segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, hanno subito messo gli investitori sulla difensiva: “i tassi potrebbero salire per evitare un surriscaldamento dell’economia”, aveva detto prima di un parziale ripensamento su quanto affermato. Tanto è bastato per contribuire a una rotazione di portafoglio a detrimento dei titoli tech: il Nasdaq ieri aveva ceduto circa un punto e mezzo.
Gli hedge fund avrebbero bene in mente questo rischio di surriscaldamento dell’economia e, per quanto la Federal Reserve abbia assicurato che lascerà salire per un certo periodo l’inflazione sopra la soglia del 2%, il recupero deciso del mercato del lavoro potrebbe riaccendere presto il dibattito sul progressivo alleggerimento del piano di acquisti di titoli.